Esopo è uno scrittore greco vissuto nel VI sec. a.C. Nella sua vita scrisse numerose favole i cui personaggi sono per lo più animali. Oggi vogliamo proporvi uno dei suoi racconti dal titolo La zanzara ed il leone.
C’era una volta una piccola zanzara molto furba e sicura di se. Un giorno, stanca di giocare sempre con le solite amiche decise di andare dal Re della foresta e sfidarlo. Andò, così, alla ricerca del leone e dopo averlo trovato lo salutò con un bell’inchino. Il leone, che in quel momento si trovava sulla riva di un fiume e stava facendo uno dei suoi più bei pisolini, rispose, sbadigliando, all’inchino della zanzara con un semplice «Buongiorno!». La zanzara allora disse al leone: «Maestà, sono venuta qui davanti a Voi per lanciarvi una sfida!». Il leone, incuriosito dalla cosa, si fermò ad ascoltare. «Voi, caro leone -continuò la zanzara- credete di essere il più forte degli animali eppure io sono sicura che se facessimo un duello riuscirei a sconfiggervi!»
Il Re Leone, divertito dalla proposta dell’insetto, rispose: «Va bene, se sei tanto sicura proviamo!». Alla notizia della sfida, il piazzale si riempì immediatamente di animali di tutte le specie che non volevano assolutamente perdersi la sfida. Di lì a poco la sfida ebbe inizio. La furba zanzara andò a posizionarsi sul naso del leone ed iniziò a pungerlo senza dargli tregua. Il povero leone, preso alla sprovvista, provò a scacciare la zanzara dal suo naso con le sue enormi zampe ma, invece di allontanare l’insetto, si graffiò tutto il muso con i suoi artigli. Il Re Leone, allora, si gettò a terra esausto e sconfitto e tutti gli spettatori acclamarono la zanzara. L’insetto, troppo preso dal successo e dalla sua vittoria, non si accorse, volando, di una tela di un ragno tessuta tra due rami di un albero e vi finì dentro. Intrappolata nella ragnatela, la zanzara iniziò a piangere dalla paura. Il leone, allora, avendo visto tutta la scena, accorse in aiuto della zanzara e con una zampata distrusse la tela del ragno e, liberato l’insetto, disse: « “Eccoti salva amica mia. Ricordati che esiste sempre qualcuno più forte di te! E questa cosa me l’hai insegnata proprio tu oggi!» La zanzara imparò la lezione e da quel giorno imparò a tenere a bada la propria spavalderia!