Il vomito nel bambino rappresenta il sintomo di uno stato di malessere o malattia. Per questo motivo si rende fondamentale indagarne, insieme al pediatra, la cause. I fattori da tenere in considerazione sono l’età del bambino, la durata, la quantità e il tipo di vomito e le circostanze nelle quali questo si verifica.
Se ad esempio il vomito compare di frequente nel neonato è il caso di parlarne con il proprio medico anche se, nel lattante, il vomito vero e proprio va distinto dal rigurgito che si verifica dopo la poppata senza alcuno sforzo da parte del piccolo e che consiste nell’emissione di piccole quantità di latte.
Diverso è invece se il vomito si presenta in maniera ricorrente, si parla in questo caso di vomito ciclico, e dura per tre o quattro giorni per poi ripresentarsi dopo un po’; questo disturbo, definito anche acetone, è di solito associato a mal di testa, mal di pancia e febbre e spesso è proprio quest’ultima a causarlo anche se può insorgere senza cause evidenti. Il disturbo interessa soprattutto i bamini fra i due e i quattro anni di età e tende a risolversi con la crescita.
Più di frequente invece si parla di vomito occasionale acuto quando il problema causato da disturbi quali otite, faringite, gastroenterite o influenza e scompare quando il bambino guarisce. Quale che sia la causa del vomito nel bambino, è fondamentale mettere in pratica alcuni accorgimenti:
- non dargli da mangiare cibi troppo caldi;
- cercare di farlo bere spesso, anche in piccole quantità, soprattutto succhi di frutta e acqua zuccherata;
- se il vomito si accompagna a diarrea è opportuno reidratare il piccolo comprando le opportune soluzioni in farmacia.
Solo se il vomito è particolarmente insistente e crea molti disagi il pediatra può decidere di prescrivere farmaci; in genere si tratta di supposte di domperidone.
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