La gravidanza, oltre ad essere uno, o forse il più importante, dei momenti nella vita di una donna, è anche periodo di forti cambiamenti sia fisici che ormonali, che comportano sicuramente delle modifiche nella vita e nelle abitudini della futura mamma. Uno degli argomenti più dibattuti a riguardo ha a che fare con le famose voglie in gravidanza. A metà tra leggenda e realtà, le voglie sono quei desideri improvvisi e prepotenti di qualcosa da mangiare (o da bere) di improbabile o comunque di insolito relativamente ai gusti alimentari della gestante. Vi svegliate nel cuore della notte con un bisogno improvviso di patatine fritte? Di pesce? Di frutta secca che magari normalmente non vi fanno impazzire? Ecco ci troviamo di fronte a delle voglie.
Ma come si spiegano? A riguardo c’è una duplice ragione, una di natura ormonale e una di natura psicologica. La prima, nello specifico, ha a che fare con il cambio del metabolismo che avviene durante la dolce attesa a seguito della stimolazione degli ormoni. Ciò causa un fabbisogno maggiore rispetto certi nutrienti. Viene da se che la donna andrà incosciamente verso l’appagamento di tali bisogni. L’altra spiegazione riguarda invece l’ambito psicologico: si tratterebbe della ricerca, da parte della gestante, anche inconscia, di coccole e di rassicurazioni durante un periodo tanto delicato quanto importante e ricco di emozioni e sensazioni contrastanti.
Ciò premesso non è detto che le voglie si manifestino in tutte le gravidanze, c’è chi giura di non averne avuta neanche una e chi invece se le spiega semplicemente come un desiderio che non necessita di essere esaudito all’istante. Ciò che resta è comunque questo alone di mistero che non spiega come sia possibile che si possa andare alla ricerca, in maniera così insistente, di cibi dei quali magari fino a qualche mese prima non si sarebbe potuto sentirne neanche l’odore.
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