”In viaggio con i bambini”, il vademecum del Ministero del Turismo

Mettersi in viaggio con i piccoli non è semplice, soprattutto quando si decide di attraversare il mondo per raggiungere posti esotici, magari con condizioni igieniche-sanitarie molto diverse da quelle cui siamo abituati. Per questi genitori, Ministro del Turismo ha realizzato il vademecum ”In viaggio con i bambini’‘. È una sorta di manuale che sarà diffuso in versione cartacea oppure si potrà scaricare dal portale www.italia.it. Ovviamente è uno strumento informativo e gratuito.

All’interno del manuale, interamente indicato per le vacanze con i piccoli di casa, potrete trovare quattro argomenti fondamentali: le vaccinazioni necessarie per i Paesi in via di sviluppo e dove sono endemiche malattie rare nei Paesi sviluppati; la valutazione dei rischi prima di mettersi in viaggio, il solito problema di cosa mettere in valigia, che assale sempre le mamme, e le precauzioni da prendere una volta ritornati a casa.

Il consiglio, infatti, è quello di fare una visita di controllo perché alcune malattie possono manifestarsi a distanza di tempo. Inoltre, prima di andare lontano, è buona norma interpellare il medico di base o chiedere ai Centri di medicina dei viaggi tutte le informazioni necessarie.  Ma c’è di più. Cari genitori, ricordate che la pianificazione deve essere fatta con anticipi e deve essere previsto un incontro con la famiglia 4-6 settimane prima della partenza, per valutare attentamente la storia clinica del bambino, il suo stato di immu­nizzazione, la necessità di somministrare vaccini o intraprendere profilassi antibiotica specifica. L’obiettivo di questo manuale è quello di toglier, ai genitori, la paura di viaggiare con i bambini. Il Ministro al Turismo Brambilla, ha dichiarato:

Viaggiare, magari in Paesi lontani è certamente un’occasione di crescita per i nostri bambini ma può presentare anche dei rischi, soprattutto per la salute dei più piccoli. L’obiettivo di questo manuale è ridurre al minimo tali imprevisti e consentire ai bimbi e alle loro famiglie di vivere l’esperienza della vacanza con la massima serenità. E desidero precisare una volta di più che, quando si parla di vacanza non dobbiamo pensare solo al divertimento, ma di esperienza culturale