Avete presenti le pubblicità che mostrano personaggi letteralmente estasiati intenti a consumare cibi presentati come prelibatissimi? Non negate che il più delle volte, nel vederli, vi viene voglia di correre al supermercato per acquistarli e trangugiarli anche voi. Come è facile immaginare, sembra che a subire il fascino di tale ostentato entusiasmo siano anche i bambini, soprattutto fino a cinque anni di età. La buona notizia è che questo principio è valido per tutti gli alimenti e si applica anche alle verdure.
A dimostrarlo è uno studio condotto da un gruppo di psicologi francesi su un campione di 150 persone di età compresa fra 5 e 21 anni secondo il quale i bambini di cinque anni di età possono facilmente essere convinti che carote, piselli, lattuga e, ritengo persino broccoli, sono buoni esattamente come la cioccolata; basta che mamma e papà mostrino nel mangiarli lo stesso gradimento esibito dai testimonial pubblicitari.
I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver mostrato ai partecipanti un filmato in cui una persona mostrava tre differenti espressioni facciali nel cibarsi di un certo alimento: disgustata, neutra o compiaciuta. Ciascun partecipante doveva indicare il proprio livello di gradimento del particolare cibo mostrato prima e dopo la visione del filmato. Tutti prima della visione del filmato avevano indicato le loro preferenze alimentari verso una rosa di cibi, dalle verdure alla cioccolata.
Il dato sorprendente è che se l’espressione neutra faceva calare il desiderio di cioccolata lo stesso non accadeva per le verdure. I bambini di cinque anni se ne sentivano più attratti anche dopo aver visto il filmato in cui venivano mangiate con aria indifferente anche se naturalmente il loro livello di gradimento aumentava dopo averle viste mangiare con aria deliziata.
Allo stesso modo, le espressioni di disgusto diminuivano più l’entusiasmo per la cioccolata che per le verdure; anche perchè queste ultime, di norma, non riscuotono molto successo tra i più piccoli.
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