Sono ben 180 mila i bambini affetti, attualmente in Italia, dal virus della varicella. A lanciare l’allarme è Italo Farnetani, pediatra e docente a contratto all’Università di Milano-Bicocca. La varicella è una malattia esantematica infettiva che colpisce più frequentemente i bambini. Si tratta di una patologia molto contagiosa che colpisce generalmente i bambini in età pre-scolare e in particolare dai 3 agli 8 anni ed è per questo che si sviluppano facilmente delle vere e proprie epidemie di varicella. Quest’anno il virus della varicella ha colpito in ritardo:
Quest’anno – ha spiegato il professor Farnetani – rispetto al normale andamento dei casi, che iniziano ad aumentare in dicembre, si è registrato un leggerissimo ritardo nell’esplosione del virus, dovuto al rientro a scuola il 10 gennaio, dunque qualche giorno dopo l’Epifania.
I casi di varicella sono attualmente in continuo aumento ma il picco della malattia si avrà nel mese di maggio. Questo perché la varicella, come le altre malattie infettive, è più forte nel cosiddetto fotoperiodo. L’allungamento delle giornate e del periodo di luce, infatti, rafforza il virus della varicella e ne aumenta la capacità di contagio. La varicella, inoltre, ha un lungo periodo di incubazione che va dai 14 ai 21 giorni. Il bambino risulta altamente contagioso da due giorni prima dello sfogo cutaneo a cinque giorni dopo la comparsa delle vescicole.
Dopo 5 giorni dalla comparsa della prima vescicola -ha spiegato infine il professor Farnetani– il bimbo non è più contagioso e può tornare a scuola. Non serve mettere prodotti strani sulla pelle, e la vecchia usanza di evitare di lavare il paziente è decisamente sbagliata: lavaggi frequenti ridurranno anzi il prurito. E’ bene, infine, tenere al bimbo le unghie corte e fargli lavare spesso le mani.
E’ importante, inoltre, utilizzare asciugamani puliti, asciugare il bambino molto delicatamente senza sfregamenti e far indossare al bimbo biancheria intima di cotone pulita ogni giorno.
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