E’ questa, pressapoco, la pillola amara che deve ingoiare la showgirl Vanessa Incontrada nei riguardi della sua precedente conduzione di Zelig, il celeberrimo programma cabarettistico.
Punta il dito soprattutto contro le donne del programma che le “facevano la guerra” da quando era diventata mamma.
Vanessa Incontrada si confessa a Vanity Fair e con dissapore ricorda i momenti che hanno portato l’esilio volontario da Zelig:
Le donne di Zelig mi facevano la guerra. Non hanno mostrato alcuna solidarietà nei miei confronti quando sono diventata mamma. Già durante la gravidanza, mentre tutti mi attaccavano per il peso. Per me è finita quando sono diventata mamma
A mettere in discussione l’ambiente che si respiarava dietro le quinte è l’astio di una mamma ferita dal vigoroso maschilismo della troupe:
Si era rotto qualcosa con le persone con cui lavoravo. L’ambiente è sempre stato maschile – ci lavorano cento uomini e forse una quindicina di donne – e maschilista. Ma la cosa più triste è che proprio delle donne ho un brutto ricordo. A parte tre o quattro di loro, tra cui la sarta e la mia vocal coach, non hanno mostrato alcuna solidarietà nei miei confronti quando sono diventata mamma. Già durante la gravidanza, mentre tutti mi attaccavano per il peso, non una che mi abbia detto: mi spiace. E poi quando è nato Isal le cose sono persino peggiorate
In questi giorni la risposta degli autori e dei comici di Zelig non si è fatta attendere e un pò tutti hanno respinto le accuse, ma la sensazione è quella che – un’animo sensibile come potrebbe essere quello di Vanessa Incontrada – pur esagerando su alcune cosiderazioni non ha descritto una realtà completamente diversa dalla verità.
Ma su una cosa siamo d’accordissimo con Incontrada:
Non capivano che un bambino, dopo essere stato nove mesi dentro di te, nei primi anni di vita ha ancora bisogno di quel calore, di quella presenza
Chissà se oltre a Zelig ad essere messo in discussione dovrebbe essere l’intero sistema televisivo dello spettacolo che fa mobbing sulle mamme.