Vacanze in montagna con bambini piccoli, i consigli utili

Non a tutti piace il mare o magari si preferisce semplicemente il fresco e la quiete della montagna all’afa ed alla confusione delle spiagge estive. Chi abbia deciso di andare in vacanza in montagna con i propri bambini, anche piccoli, ha fatto un’ottima scelta. Passare qualche giorno lontano dal caos e dallo smog della città non può che apportare benefici ai propri figli oltre a non sottovalutare i punti a favore del contatto diretto con la natura. Nonostante rappresenti un ambiente piuttosto tranquillo, la montagna può celare dei pericoli. L’alta quota, infatti, non è sempre raccomandabile, o meglio, lo è in presenza di alcune piccole accortezze, vediamo quali sono i consigli utili.

Il fatto che l’atmosfera in montagna sia più rareffata espone maggiormente i piccoli al freddo ed al sole, in presenza dei cui raggi si rischiano scottature. Ricordate sempre di applicare una crema con adeguato fattore di protezione ogni qualvolta il bambino si trovi all’aperto. In particolare non dimenticate mai di fare insossare loro gli occhiali da sole e di portare dempre dietro un golfino che li protegga dal freddo, specie in occasione di uscite serali.

E’ possibile che i bambini al di sotto degli 8 anni di età possano soffrire del mal di montagna caratterizzato da sintomi quali nausea, mal di testa, mancanza di appetito, vomito e irritabilità. Per ovviare al problema cercate di farli salire in quota molto gradualmente. Nel caso dei neonati, invece, sarebbe preferibile evitare di raggiungere altezze superiori a 2000 metri. Ancora, in presenza di malattie respiratorie sarebbe bene evitare la montagna per evitare complicazioni di sorta. Utile sarà un colloquio preventivo con il proprio pediatra di fiducia, il quale chiarirà tutti i dubbi a riguardo e fornirà le eventuali delucidazioni per una vacanza in montagna con i propri bambini che non lasci nulla al caso.

Fonte

Photo Credit | Thinkstock