Ci accingiamo a festeggiare una Pasqua all’insegna del risparmio, almeno sulla base dei dati diffusi riguardo l’acquisto di colombe e uova di cioccolato, caratterizzati da un calo del 3%. Ma le uova di Pasqua non mancheranno sulle tavole degli italiani: i bambini “le pretendono” e l’atmosfera festiva non sarebbe la stessa senza l’attesa della loro apertura e la scoperta della sorpresa, senza tralasciare, ovviamente, le grandi scorpacciate che ne seguiranno (ma non fateli esagerare!). Data la proposta esistente, soprattutto presso la grande distribuzione, come destreggiarsi nell’acquisto? Quale scegliere?
Ad aiutarci arriva il Movimento Difesa del Cittadino, che ci supporta nell’acquisto consapevole ed oculato volto al risparmio, alla salute, ma soprattutto alla qualità di ciò che mettiamo nel carrello. In quanto alla scelta, il primo fattore da tenere in conto è sicuramente la composizione delle uova, ad iniziare dalla percentuale di cacao, che deve essere adeguata, e degli altri ingredienti presenti tra i quali non si dovrà cedere a sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao.
Se avete già fatto un giretto tra le corsie del supermercato vi sarete accorti della presenza, sulle etichette delle uova di cioccolato, di alcune diciture quali “fine”, “finissimo” ed “extra”.
Bene, per fare un po’ di chiarezza vi basti pensare che le uova dovrebbero contenere almeno il 43% minimo di sostanza secca totale di cacao ed il 26% di burro di cacao. Nel caso di cioccolato al latte dovrano recare al loro interno il 30% minimo della prima e del 18% minimo di latte oltre che almeno il 25% di sostanza secca totale di cacao, il 14% di sostanza secca totale di origine lattica e il 25% di materie grasse totali.
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