Dai primi casi scoperti di positività al test della tbc per i bambini nati a luglio al Policlinico Gemelli ai 115 di questi giorni. La verità è che non si può parlare di epidemia ma nemeno di eccessivo allarmismo. Qual’è la fotografia reale della situazione? La prima precisazione che bisogna fare è che la tubercolosi è una malattia subdola, che in Occidente è scarsamente diffuso che che quando è presente riesce a diffondersi con estrema facilità. Tuttavia una volta venuto a contatto con l’organismo solo il 10% delle persone saranno colpite dalla malattia (che può essere curata).
Alla luce di questo bisogna dunque dare ragione al ministro Fazio che invita alla calma e assicura che non c’è un’emergenza tubercolosi. a è anche vero che non è ancora chiaro quanti bambibni siano stati infettati e fino a quanto indietro bisogna effettuare il monitoraggio (finora siamo ai bambini nati a febbraio, ma è spuntato un caso di dicembre).
Ma in che modo la tubercolosi entra nel nostro organismo? Tutto è dovuto alla presenza di microbatteri, ma essenzialmente la causa principale è dovuta al Mycobacterium tuberculosis che si trasmette facilmente per vie aeree, come ad esempio un colpo di tosse. L’infezione inizia quando i microbatteri entrano nei polmoni ed iniziano ad attaccare i macrofaci alveolari. A questo punto scatta il meccanismo di difesa immunitario. Attorno all’infezione si crea il c.d. focolaio di Ghon, in cui intervengon o Macrofagi, linfociti T, linfociti B e fibroblast, fino a che non si sviluppa intorno all’infezione un granuloma.
E come se fosse un “involucro” dove l’infezione viene contenuta e viene combattuta. Solamente che l’infezione può essere latente fino a 10 anni e tornare ad aggredire l’organismo. Possono così verificarsi infezioni dell’intestino, del sistema linfatico, delle tonsille, del fegato, delle ossa, dell’esofago, del sistema nervoso centrale, dei vasi sanguigni, della pleura, delle meningi, dei reni, del sistema genito-urinario nella tubercolosi urogenitale, le ossa e le articolazioni, della spina dorsale e le infezioni del sangue.
2 commenti su “Tubercolosi al Policlinico Gemelli: disastro o eccessivo allarmismo?”