Per il primo anno di vita i bambini non dovrebbero consumare zucchero, eppure il Nutritional Programming ha dimostrato che la maggior parte dei piccolini lo mangia con una certa disinvoltura. È ovvio, con un pizzico di zucchero tutto sembra più buono e forse lo è anche, però in termini di salute gli effetti sono abbastanza negativi. Purtroppo, il problema inizia durante lo svezzamento: le mamme lo utilizzano come una sorta di ricompensa per stimolare l’appetito dei bimbi.
Secondo Nutritional Programming, i primi 1000 giorni di vita sono quelli che determinano il futuro dei bimbi. Il 20% della nostra salute è determinata dal nostro patrimonio genetico, mentre invece i fattori ambientali hanno la maggiore influenza. E ovviamente tra questi c’è la nutrizione.
Non si dice quindi alle mamme di escludere totalmente gli zuccheri dalla dieta dei bambini, ma è bene non esagerare e soprattutto non aggiungere la polverina bianca ai cibi. Come mai? Se il bambino dovesse prendere come abitudine il consumo di alimenti dolce, potrebbe nel tempo correre il rischio di sviluppare patologie (come la carie), ma anche malattie gravi e importanti, dall’obesità al diabete.
Cosa bisogna fare quando si comprano dei prodotti già pronti? Leggere ovviamente con cura le etichette, soprattutto dei prodotti dedicati alla prima infanzia, come omogeneizzati, tisane e biscottini. Considerate poi che un’educazione al gusto caratterizzerà le sue scelte anche da adulto e lo abituerà meglio ai sapori autentici.
Si consiglia inoltre di fare lo sforzo di cucinare per i propri bambini. È vero che spesso il tempo è poco e che i prodotti confezionati (come i passati di frutta) sono controllati, ma l’unico modo per non avere dubbi sul contenuto dei cibi è prepararli con le proprie mani. Solo così potete evitare l’aggiunta di sale, zuccheri e aromi artificiali. Solo così potete controllare il quantitativo di grassi e la reale qualità dal prodotto.
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