La dieta dei vostri bambini è troppo ricca di sale. Non dite di no. Non è una questione su cui discutere, ma su cui riflettere e semmai correre al riparo. Secondo i nutrizionisti, il sale è nascosto in moltissimi alimenti, dalla carne al prosciutto, dalle merendine ai biscotti, dal cibo pronto alle banali patatine. Non è necessario quindi prenderne un pizzico per insaporire il piatto, perché già c’è.
A darne la conferma è uno studio dai Centers for Disease Control and Prevention statunitensi e firmato anche dalla Società Italiana di Pediatria. Sono state analizzate le abitudini alimentari di oltre 4.200 bambini tra gli 8 e i 18 anni ed è emerso che il sodio quotidiano è superiore a 2.200mg/die. È tantissimo. Considerate che per un adulto la quantità (ovvero la GDA – Guideline Daily Amounts che sta per valori giornalieri di riferimento) dovrebbe essere di 2,4g (corrispondente a 6g di sale da cucina).
Consumare troppo sale fa aumentare la pressione e mette a rischio la salute dei bimbi. I nostri cuccioli assumono sodio in valori superiore di 10-11 grammi rispetto ai livelli raccomandati. Aggiungiamo che mangiare salato fa venire sete e i bambini, soprattutto i ragazzi per soddisfare questo bisogno ingurgitano cola a volontà, bibite zuccherate, rendendo la loro dieta ancora più sbilanciata.
Quali sono i cibi da ridurre o almeno da consumare con moderazione? Sicuramente snack e insaccati, previlegiando le pietanze cotte al vapore o al cartoccio, evitate poi tutte le pietanze confezionate. Meglio una fetta di torta della mamma che una merendina, che – anche se calorica – ha un numero limitato di ingredienti e soprattutto non contiene conservanti. Il sodio è anche una questione di cultura. Se vi abituate a mettere meno sale un po’ alla volta, imparerete a mangiare insipido senza soffrire troppo. Ci vuole pazienza, tempo e soprattutto molta costanze. Si fa per la salute.
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