Con l’avvicinarsi del termine del parto probabilmente (e anche comprensibilmente) la vostra ansia aumenterà. Anzitutto bisogna ricordare che non è possibile stilare una “tabella di marcia” universalmente valida per tutte le donne; il travaglio può infatti iniziare anche due settimana prima della data presunta di parto e/o ritardare di dieci giorni. Quali sono i segnali che possono farvi capire che il momento si sta avvicinando? La perdita del tappo mucoso (che non è dolorosa) e che ha delle striature di sangue ma anche vomito e doloretti che coinvolgono la parte bassa della schiena.
A molte donne, all’inizio del travaglio viene suggerito di restare in casa; questo perché si spera che la futura mamma riesca a rilassarsi un po’. Oramai siete in dirittura d’arrivo e quindi immagino i vostri pensieri saranno tutti proiettati a quando finalmente potrete stringere a voi il vostro bambino; idee, riflessioni e domande cominceranno a susseguirsi in maniera sempre più rapida. Mai come in questi momenti dovrete cercare di restare calme.
Cosa potete fare? Dovreste muovervi; proprio così, se vi manterrete attive (ovviamente senza esagerare) anche le contrazioni risulteranno essere migliori e faranno sì che il bambino si metta nella posizione ideale per il parto. A questo proposito vi ricordo che esistono le cosiddette false contrazioni che generalmente compaiono ad intervalli irregolari e che comunque sia possono essere considerate come una sorta di fase preparatoria per l’utero (questa fase si chiama podromica). Le contrazioni vere invece si susseguono ad intervalli regolari e diventano sempre più dolorose.
Sì anche alla doccia; l’acqua infatti ha un effetto benefico e aiuta a rilasciare le endorfine (gli ormoni che aiutano ad avere benessere).
Se arriverete al momento del parto disidratate il travaglio sarà molto più lungo e anche doloroso; ecco perché dovrete cercare di mantenere i vostri livelli di energia il più alti possibile.
Se improvvisamente mentre siete a casa dovessero rompersi le acque dovrete immediatamente chiamare il vostro medico; anche nel caso di perdite di sangue sarebbe opportuno chiedere aiuto. Comunque sia, se a casa non vi sentite sicure e temete di partorire improvvisamente potete recarvi in ospedale dove personale esperto monitorerà la vostra situazione.
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