Avete fatto la toxoplasmosi? Molti persone hanno avuto la malattia senza saperlo, altre invece scoprono di essere vulnerabili in gravidanza. Tra i vari esami da effettuare durante la gestazione o nel periodo che precede il concepimento, c’è il toxo test: si tratta di un’analisi del sangue per rilevare il Toxoplasma Gondii, un piccolo parassita responsabile della Toxoplasmosi.
Che cos’è? Questo parassita di norma provoca negli adulti sintomi lievi, come mal di gola, ingrossamento dei linfonodi e una leggera febbre. Tutti sintomi spesso scambiati con semplici virus parainfluenzali. Ben più gravi però potrebbero essere le conseguenze per il feto se contratta dalla madre durante la gravidanza e a questo trasmessa.
La toxoplasmosi può provocare l’aborto o il parto pretermine, oltre a danni celebrali e/o alla vista del nascituro. E’ bene dunque scongiurare la possibilità di contagio evitando di mangiare carni crude, inclusi salumi come prosciutto, bresaola, salame, etc. e cibi poco cotti. Il congelamento e la cottura uccidono il parassita, ma in assenza di queste due condizioni bisogna fare molta attenzione anche, ad esempio, al consumo di verdure crude, che andranno sempre ben lavate, meglio se con l’aggiunta di bicarbonato o antibatterico.
E le uova? Ovviamente ben cotte. Ricordate poi all’igiene personale: lavate le mani molto bene se toccate cibi crudi, ma anche se dovete pulire la lettiera dei gatti o la frutta e la verdura che sono a contatto con la terra. Queste sono le precauzioni da seguire se gli anticorpo sono assenti. Inoltre, il ginecologo vi chiederà di ripetere il test tutti i mesi. In caso di contagio, dovrete seguire una terapia farmacologia e la somministrazione dovrà essere tempestiva.
Comunque care mamme state molto serene. La cosa migliore in questo periodo è consumare solo cibi controllati e i nostri supermercati ne sono pieni. Non ci resta che evitare distributori non garantiti.