U.S.A. La proposta per il disegno di legge: contraccettivi, sterilizzazione ed educazione riproduttiva dovrebbero essere oggetto di piani di assicurazione sanitaria a costo zero per i pazienti, secondo un nuovo report che andrà ad informare la proposta di riforma sanitaria.
I metodi di controllo delle nascite, i servizi che le riguardano e l’istruzione in merito devono pertanto essere disponibili in modo che le donne possano evitare gravidanze indesiderate e siano in grado di destinare il tempo e lo spazio ottimale per affrontare la maternità.
Questo è quello che viene fuori da un periodo di ricerca da parte dell’Istituto di Medicina, un’organizzazione indipendente e no-profit che fornisce consulenza pubblica ai cittadini americani.
Non si è ancora in grado di dire come l’HHS (il Dipartimento degli Stati Uniti d’America dei Servizi Umani e della Salute) accoglierà la proposta e se attuerà le raccomandazioni del rapporto.
Anche perché per ciò che riguarda i contraccettivi anche in America è presente il dibattito tra chi li considera preventivi e chi invece abortivi.
La prevenzione, il diritto di una scelta anche per le fasce economicamente svantaggiate sono le ragioni dei primi, mentre la tutela della vita quelle dei secondi, solitamente parte di associazioni religiose.
Nel dettaglio, secondo l’Istituto, nel pacchetto gratuito dovrebbero essere compresi una visita ginecologica gratuita, un esame dell’Hiv e un sostentamento per l’allattamento.
Non solo, il comitato dell’Istituto di Medicina ha anche suggerito che i seguenti programmi debbano essere completamente coperti come servizi di prevenzione:
– Screening per il diabete gestazionale per le donne incinte tra le 24 e le 28 settimane
– Test del DNA per HPV (Papilloma Virus) ad alto rischio per le donne a partire da 30 anni di età, ricorrenti ogni tre anni;
– Consulenza annuale sulle infezioni sessualmente trasmesse per tutte le donne sessualmente attive;
– Test per l’HIV e consulenza su base annua per donne sessualmente attive;
– Sostegno allattamento al seno e consulenza, compresi i costi noleggio di attrezzature;
– Consulenza per i casi di violenza domestica.
Insomma, un vero e proprio servizio di welfare a tutela di donne e bambini, che, se verrà attuato, potrebbe fungere da esempio per le democrazie europee.
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