Sono passati pochi giorni da quando vi abbiamo raccontato la storia di un’epidemia di morbillo che ha colpito la California: il contagio è avvenuto al parco della Disney. Ora il papà di un padre di un bambino malato di leucemia ha chiesto al sovraintendente del loro distretto scolastico di tenere i bambini non vaccinati fuori dalla scuola per non infettare il suo piccolino e soprattutto non favorire la diffusione dell’epidemia.
Rispetto le scelte dei genitori che vogliono decidere che cosa fare con i propri figli, ma se il figlio di qualcuno si ammala e trasmette la malattia infettiva al mio Rhett, per lui sarebbe un grande problema dal momento che è immunodepresso. A mio figlio è stata diagnosticata la leucemia nel 2010, per proteggerlo è necessario aumentare l’immunità di gregge.
Una situazione drammatica: Rhett ha soli 6 anni e da 4 anni si sottopone a costanti cicli di chemioterapia. Il suo fisico è vulnerabile alle infezione e per lui anche la malattia più piccola piò avete effetti devastanti, figuriamoci il morbillo. Rhett vive in una zona, Bay Area, dove un numero molto elevato di genitori rifiutano di vaccinare i figli prima di mandarli a scuola. Nella elementare frequentata dal bambino il 7% degli studenti non è vaccinato, ma in alcune scuola della contea sono addirittura la metà i bambini non vaccinati.
L’ufficiale sanitario della contea di Marin, il dottor Matt Willis ritiene la misura di impedire ai bambini non vaccinati di andare a scuola troppo eccessiva, anche se si rende ben conto del problema di Rhett e condivide con il papà. Il morbillo negli Usa è estremamente diffuso: 644 casi nel 2014 contro una media di poco più di un centinaio registrata negli ultimi quindici anni. Questo ovviamente dipende dalla scelta dei genitori di non vaccinare ma anche dai flussi migratori.
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