Poca vitamina D e molto bisfenolo per i nostri bambini

La dieta dei nostri figli è carente di vitamina D. Questo è quanto emerso dal diciassetesimo congresso della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, tenutosi nei giorni scorsi a Palermo. Sempre più adolescenti, infatti, mostrano una carenza di vitamina D. Le cause di questo fenomeno sono molteplici: un rapporto alterato con il cibo, talvolta alla base di uno stile di vita alimentare sregolato e, per gli adolescenti, addirittura l’adozione di modelli alimentari vegani o vegetariani.

L’importanza della vitamina D per i bambini

vitamina D e bambini

La funzione principale della vitamina D è quella di favorire la mineralizzazione delle ossa e per questo la sua presenza è importante fin da quando il piccolo si trova nel pancione della mamma; è indispensabile nella fase della crescita, ovvero quando il bambino sviluppa la sua struttura ossea: infatti una carenza di vitamina D può portare al rachitismo, una malattia che comporta l’arresto della crescita e la deformazione delle ossa.

Molti pediatri consigliano un’integrazione di vitamina D in virtù del fatto che il latte materno ne sarebbe povero, mancanza che invece non c’è nel latte artificiale, già integrato di questo prezioso componente. È vero anche, però, che se la mamma che allatta segue un’adeguata dieta a base di latte, uova, formaggi, burro e pesci grassi, e uno stile di vita che comprende una normale esposizione al sole, non è necessario assumere integratori.