Quali sono le malattie degli occhi più comuni nei bambini che noi mamme dobbiamo conoscere al fine di individuarne subito i primi sintomi? Diversi sono i problemi della vista che possono colpire i nostri figli, più o meno gravi, la maggioranza dei quali vengono rilevati durante visite oculistiche in età prescolare. Ecco una breve lista.
vista bambini
Miopia nei bambini, giocare all’aperto ne riduce il rischio
Alzi la mano chi non ami stare a contatto con la natura o, ove ciò non sia possibile, trascorrere comunque del tempo fuori casa. Si tratta di una buona abitudine per tutti, migliora l’umore e probabilmente anche la qualità della vita, ma non sono i soli benefici ad essere legati all’aria aperta. Una ricerca condotta dall’Università di Sun Yat-sen a Guangzhou (Cina) e pubblicata sulla rivista Jama, dimostrerebbe come ciò abbia anche degli effetti benefici sulla vista dei bambini riducendo il rischio di miopia.
I neonati visualizzano il viso della mamma a 30 cm di distanza
Un neonato, dopo pochissime ore di vita, è in grado di percepire i volti di chi si prende cura di sé. La vista di un bambino si completa intorno ai 6 anni, ma già a 48 ore dal parto, a una distanza di 30 cm massimo, il piccolino riesce a mettere a fuoco le espressioni facciali della mamma.
Occhiali da sole per bambini: prevenire rischi per la vista da adulti
Gli occhiali da sole rappresentano uno strumento molto importante, forse l’unico, adatto a proteggere i nostri occhi dai raggi solari. Per questo motivo sarà bene, al momento dell’acquisto privilegiare modelli di ottima qualità per combattere gli effetti negativi dei raggi solari sul nostro sguardo. Se ciò è importante per quanto riguarda gli adulti lo è ancora di più per ciò che concerne i bambini, ancora più delicati ed indifesi di fronte il sole. Ecco perchè dovranno indossarli non solo quando il sole splende alto ma anche in quei giorni in cui il cielo è a tratti nuvoloso e sotto l’ombrellone. Si, ma come scegliere gli occhiali da sole per i bambini? Ecco i consigli provenienti dall’Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Firenze.
Vista bambini, arriva un kit per misurarla in casa
Come tutti sanno il senso della vista nei bambini matura nel corso dei primi anni di vita. Appena nati infatti i bebè riescono solamente a percepire gli stimoli visivi, nei primi mesi riescono a mettere a fuoco ciò che si trovano di fronte senza percepirne i colori ed a seguire gli oggetti in movimento con lo sguardo. La capacità di distinguere i colori inizia a delinearsi dopo i 4 mesi, momento in cui il bambino riesce a vedere anche a qualche metro di distanza. Lo sviluppo della vista continua almeno fino ai tre anni di vita, ovvero quando si raggiungono i 10/10 di vista.
Disturbi visivi dei bambini, più diagnosi grazie ai maggiori controlli
Basta dare un’occhiata alle statistiche per accorgersi i disturbi della vista sono in aumento tra i bambini. Per quanto posso sembrarlo però questa non è una cattiva notizia. A essere aumentato infatti non è il numero di bambini che hanno problemi di vista ma il numero di quelli che ricevono una corretta diagnosi, segno che i controlli della vista precoce sono sempre più diffusi e danno buoni frutti.
Bambini con doppia diagnosi, arriva la formazione specifica
Molto spesso i bambini affetti da cecità o comunque da minorazioni visive sono colpiti da altri disturbi, più o meno accentuati, pervasivi dello sviluppo. Altrettanto spesso però questi ultimi vengono sottovalutati o non degni della stessa attenzione. A questo proposito nasce in Italia un’importante iniziativa promossa dalla Provincia di Roma e capitanata dalla psicologa Maria Luisa Gargiulo, ossia la formazione di operatori esperti nel sostegno ai bambini con doppia diagnosi.
Bambini, a che età bisogna fare la prima visita oculistica?
Secondo un’indagine condotta nell’autunno 2011 dalla commissione difesa della vista in Italia solo un bambino su tre nella fascia di età da tre a cinque anni si sottopone a visite oculistiche. Eppure i difetti visivi sono molto diffusi tra i più piccoli: già il 6 per cento dei bambini di età compresa tra uno e cinque anni è affetto da un disturbo visivo tra strabismo, ipermetropia, astigmatismo e miopia. Il 4 per cento porta gli occhiali correttivi mentre addirittura il 34 per cento non corregge il difetto.
Vista bambini: al controllo entro il primo anno di età
Un incidenza del 5% in età prescolare e più del 25% sopra i 6 anni: sono i dati relativi ai problemi di vista che colpiscono i bambini, dalle forme lievi allo strabismo (3-4%). E’ quanto emerso al 28° Congresso della Società italiana di oftalmologia pediatrica – Siop.
Gli organizzatori del congresso lanciano un monito affinchè attraverso la diagnosi precoce si possa intervenire per arginare problemi alla vista che in futuro potrebbero degenerare in opatologie più serie.
Il bambino inizia a vedere già nella pancia della mamma
Dentro alla pancia della mamma, il bambino vive un’esperienza meravigliosa, esperienza che a noi resta ancora misteriosa. Negli ultimi studi scientifici sono emersi tanti elementi interessanti, per esempio una ricerca di qualche settimana ha svelato che i gemelli riescono già a comunicare nel grembo materno. Oggi, invece, si è scoperto che il feto può vedere quello che ha intorno, e magari anche le sue manine e i suoi piedini, dal settimo mese in poi.
Negli ultimi due mesi di gravidanza, infatti, penetra abbastanza luce nella pancia della mamma da permettergli di cominciare a sperimentare la visione dentro l’utero. A raccontarci questa cosa incredibile è uno studio, firmato da Marco Del Giudice, ricercatore presso il dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino.
I videogiochi 3D fanno male alla vista dei bambini sotto i 6 anni
I videogiochi 3D fanno male alla vista dei bambini con meno di sei anni. A comunicarlo è stata proprio la Nintendo con un comunicato ufficiale. Riportiamo la notizia, perché è appena passato il Natale e sono sicuramente tante le famiglie che si sono dotate di console tecnologiche. L’azienda, per non togliere il piacere del gioco ai genitori o ai fratelli più grandi, ha fatto comunque sapere che esiste una modalità che blocca l’interazione 3D per i bambini più piccoli. In questo modo i vostri pupi possono giocare solo in versione 2D, salvando i loro occhi.
Ma torniamo alle console di nuova generazione. Sappiamo bene che la tecnologia, in generale, non fa benissimo agli occhi (anche guardare troppo televisione non aiuta). L’avviso però è arrivato in occasione dell’uscita sul mercato della nuova console di gioco portatile, il 3DS di Nintendo, anche se l’avvertimento è per tutto il 3D.