Ci sono gravidanza che sanno del miracoloso, che sono storie così incredibili che sanno di straordinario, che legano vita e morte in modo indissolubile. Qualche settimana fa all’Umberto I di Roma ha partorito una donna che ha portato avanti parte della gravidanza in circolazione extracorporea. E’ il primo caso in Italia e il terzo al mondo.
virus H1N1
Influenza H1N1, il rischio di contagio è maggiore tra bambini dello stesso sesso
Secondo uno studio condotto negli Stati uniti, è più facile che i bambini prendano l’influenza da amici e compagni dello stesso sesso piuttosto che da coetanei del sesso opposto. La ricerca, pubblicata sulla rivista PNAS, è stata coordinata dal Centro per il controllo delle malattie di Atlanta e dalle autorità sanitarie dello stato della Pennsylvania ed ha preso in considerazione un campione di 370 bambini della stessa scuola durante l’epidemia di influenza H1N1.
Come accennato, dall’analisi dei dati è emerso che la probabilità di contagio influenzale è tre volte superiore tra bambini dello stesso sesso di quanto non accada tra maschi e femmine. Inoltre, lo studio ha evidenziato che anche se il rischio di contagio è cinque volte superiore tra bambini della stessa classe, la percentuale di rischio non aumenta se ad essere ammalato è il compagnetto di banco.
In Piemonte finite le scorte di vaccino esavalente, colpa dell’influenza A?
Sembra un paradosso ma a causa del rumore mediatico, della paura per la possibile pandemia e della corsa ai vaccini contro l’influenza A, in Piemonte chi deve somministrare il vaccino esavalente, contro poliomielite, difterite, tetano, pertosse, epatite B e meningite da emofilo, non può. Le scorte di vaccini sono esaurite e nessuno sa quando le fiale torneranno ad essere disponibili, la cosa davvero sconcertante è che stiamo parlando di vaccinazioni obbligatorie e non facoltative.
La Glaxo, che produce per l’Italia il vaccino esavalente e per diversi altri Paesi, ma non per l’Italia, quello contro la nuova influenza, si è evidentemente concentrata sulla pandemia, rimanendo indietro con la produzione di fiale destinate ai bambini italiani.
giustifica così questa incresciosa situazione il dottor Vittorio Demicheli, direttore della Sanità pubblica del Piemonte.
L’influenza A in gravidanza
Se le donne in gravidanza sono considerate dei soggetti a rischio anche durante le normali influenze stagionali, l’allarme creato da giornali e televisione circa la nuova influenza A (virus H1N1) rischia di costituire una preoccupazione in più per tutte le future mamme; e anche se il vaccino è disponibile sono ancora in molte ad essere indecise circa l’opportunità di vaccinarsi o meno per timore degli eventuali effetti collaterali che la prevenzione potrebbe avere sul feto.
In linea di massima, gli esperti concordano nel consigliare il vaccino contro l’influenza A a tutte le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, mentre lo stesso non può dirsi per le donne al primo trimestre; questo perchè se da un lato il rischio di complicanze è più grave a gestazione avanzata, dall’altro non si conoscono ancora gli effetti collaterali della vaccinazione sul feto durante le prime dodici settimane di gravidanza.
Influenza e allattamento: come comportarsi
Spulciando nel web sono incappata in un sito chiamato lllitalia.org; per chi non lo conoscesse si tratta di La Leche League Italia (Lega per l’allattamento materno), un’associazione Onlus fondata nel 1956 e presente in 68 paesi in tutto il mondo con circa 9000 consulenti.
Obiettivo principale è quello di fornire informazioni ed aiuto a tutte le mamme che desiderano allattare i loro bambini.
Ve ne parlo perché a catturare la mia attenzione è stato un comunicato stampa contenuto all’interno del sito e che riguarda il virus AH1N1; sembra infatti che molte mamme stiano chiamando le consulenti Le Leche League per avere risposte concrete ad una domanda in particolare
Ho la febbre, se fosse la suina (virus AH1N1.), devo smettere di allattare?
Influenza A, il vaccino e i bambini: il punto della situazione
Virus H1N1, influenza A, Suina. Tanti nomi e un unico comune denominatore: pandemia. Ormai molte città del nostro paese sono ufficialmente entrate, a dispetto delle previsioni che la volevano a dicembre, nella fase di picco di diffusione. E la fascia di popolazione maggiormente colpita è quella dei bambini, soprattutto sopra i 5 anni, gli asili sono svuotati, i medici di base non sanno come fronteggiare un afflusso massiccio e soprattutto l’industria delle notizie sta cavalcando l’onda di panico a volte proponendo a volte sconsigliando il vaccino contro l’influenza A.
Ma cosa sta veramente accadendo? Perché c’è così poca chiarezza e le comunicazioni che arrivano dal Ministero della Salute circa la necessità di vaccinare i bambini contro l’influenza A sono diametralmente opposte alle indicazioni dei pediatri di base e dei medici in generale che invece la sconsigliano?
Cereali contro l’influenza A. Ed è polemica
Come poteva il marketing non cavalcare l’onda di panico provocata dall’influenza A? Se poi parliamo dell’America dove c’è stato un altissimo numero di vittime causate dal Virus H1N1 allora la campagna è stata fatta ad hoc. Kellog’s la multinazionale dei fiocchi di cereali dopo che negli Stati Uniti è stata dichiarata l’emergenza nazionale ha cambiato la confezione dei Cocoa Krispies i cereali preferiti dai bambini. Da maggio scorso sul packaging è comparsa la scritta “Adesso aiuta a rafforzare l’immunità dei tuoi figli“.
Subito è scattata, come prevedibile, l’accusa di pubblicità ingannevole da parte delle associazioni dei consumatori ed anche dell’ufficio legale della città di San Francisco. La scorsa settimana il legale del comune di San Francisco, Dennis Herrera ha richiesto alla Kellogg’s e alla Food and Drug Administration di provare la veridicità delle affermazioni contenute nel pacco di cereali al cacao. Ed ha affermato
Sono preoccupato per l’uso di slogan che inneggiano alla salute, quando stiamo parlando di un prodotto carico di zucchero e cioccolato come i Cocoa Krispies. Il messaggio è fuorviante e ingannevole per i genitori