Sono in netto calo le vaccinazioni. Molto spesso abbiamo affrontato questo delicato tema, soprattutto c’è una teoria (assolutamente infondata) che associa la vaccinazione trivalente al rischio di sviluppare l’autismo. Le campagne informative, spesso sbagliate, stanno portando a un’inversione di tendenza, preoccupante: i genitori evitano le vaccinazioni.
vaccino esavalente
Vaccino meno doloroso con un pizzico di zucchero
Il primo vaccino, a volte anche i successivi in verità, rischia di essere un’esperienza traumatica tanto per i genitori quanto per i bambini. Molto spesso, infatti, i piccoli vengono colti da una crisi di pianto irrefrenabile subito dopo l’iniezione per quanto questa sia rapida, quando non iniziano addirittura ad agitarsi alla sola vista dell’ago. Lo stesso vale per iniziezioni di altro tipo, quelle cioè di farmaci per la cura di altri disturbi alle quali un bambino tra zero e diciotto mesi viene sottoposto in media quindici volte.
Morbillo, il “ritorno”
I casi di morbillo in Italia avrebbero dovuto diminuire invece sono aumentati. Queste le conclusioni cui è giunto l’Istituto Superiore di Sanità, che “denuncia” la mancata efficacia dell’ultimo piano vaccinale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2010-2015 trasmesso l’anno scorso dal ministero della salute alle Asl con l’obiettivo di portare la copertura vaccinale al 95 per cento.
Vaccinare i bambini è importante, anche per le malattie che non esistono più
Consultando il calendario delle vaccinazioni infantili vi sarete accorte che i nostri bambini continuano ad essere vaccinati contro malattie che in Italia (per fortuna) non esistono più, come poliomielite e difterite.
Questo accade perchè, nonostante nel nostro paese non siano che un ricordo, la loro sconfitta su scala mondiale non è ancora completa, in altre parole: queste malattie esistono ancora in alcuni paesi del mondo.
Di conseguenza, chi visita questi luoghi se non vaccinato potrebbe ammalarsi e diffondere nuovamente polio e difterite nel proprio paese, infettando coloro che non sono vaccinati (ad esempio i neonati).
In Piemonte finite le scorte di vaccino esavalente, colpa dell’influenza A?
Sembra un paradosso ma a causa del rumore mediatico, della paura per la possibile pandemia e della corsa ai vaccini contro l’influenza A, in Piemonte chi deve somministrare il vaccino esavalente, contro poliomielite, difterite, tetano, pertosse, epatite B e meningite da emofilo, non può. Le scorte di vaccini sono esaurite e nessuno sa quando le fiale torneranno ad essere disponibili, la cosa davvero sconcertante è che stiamo parlando di vaccinazioni obbligatorie e non facoltative.
La Glaxo, che produce per l’Italia il vaccino esavalente e per diversi altri Paesi, ma non per l’Italia, quello contro la nuova influenza, si è evidentemente concentrata sulla pandemia, rimanendo indietro con la produzione di fiale destinate ai bambini italiani.
giustifica così questa incresciosa situazione il dottor Vittorio Demicheli, direttore della Sanità pubblica del Piemonte.