Iniziata la scuola una delle preoccupazioni ad essa legata è quella relativa ai pidocchi. Purtroppo non è così inusuale che i bambini ne vengano contagiati, anzi è un problema molto più frequente di quanto possa sembrare, non solo tra i bimbi delle elementari ma anche tra quelli della scuola materna. I pidocchi, di per se, non sono pericolosi, ma sicuramente la loro presenza non gradita è correlata ad una serie di fastidi quali prurito, bruciore e dermatiti. Vediamo di seguito quali siano i rimedi naturali per agevolare la loro scomparsa.
trattamento antipidocchi
Prodotti per pidocchi per bambini, il balsamo
L’avreste mai detto? Tra tutti i prodotti specifici, a volte anche costosi, esistenti in commercio contro i pidocchi, il balsamo sarebbe altrettanto efficace nel combatterli. Quello dei pidocchi è un problema con il quale, chi abbia in casa dei bambini piccoli, in età scolare, avrà certamente avuto a che fare. I bambini in classe stanno a stretto contatto ed il contagio è quasi scontato. Non appena in arrivo il sentore delle presenza di pidocchi a scuola l’istinto è quello di correre in farmacia alla ricerca di lozioni e prodotti specifici per il problema. Questi ultimi sono spesso molto costosi, incidendo pesantemente sul portafoglio.
Infestazione da pidocchi, nuovi ceppi e nuovi trattamenti
Sapevate che i pidocchi non sono tutti uguali? Sembra infatti che ceppi differenti di questo sgradito parassita popolino il mondo. A svelarlo, a chi non se ne intende, è uno studio pubblicato sull’European Journal of Clinical Microbiology & Infectious Diseases e condotto dal professor Hermann Feildmeier che spiega come l’evoluzione abbia condotto il Pediculus humanus a suddividersi in tre gruppi: A, B e C.
Rientro a scuola? Attenzione ai pidocchi!
Con il ritorno a scuola ritorna anche l’incubo pediculosi, ovvero l’infestazione da pidocchi. A mettere sull’attenti i genitori sono gli esperti della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica. La pediculosi, infatti si presenta con maggiore forza proprio in questo periodo dell’anno ed interessa soprattutto i bambini fra i tre e gli undici anni di età. Questo perchè nei luoghi di villeggiatura è facile venire in contatto con parassiti diversi, tra cui i pidocchi, che vengono trasmessi da un individuo all’altro per contatto. L’infestazione da pidocchi però non è sintomo di cattiva igiene ma può interessare chiunque si sia scambiato pettini, sciarpe, cappelli o cuscini con chi già ne era interessato.
Come combattere i pidocchi
Il pidocchio è decisamente il più democratico tra i parassiti. Ad esempio, sfata puntualmente la credenza secondo la quale ad essere soggetti ai suoi attacchi siano solamente le persone che osservano norme igieniche scarse o superificiali. Quelle un po’ sporchine per intenderci. Mentre tutte noi mamme sappiamo bene che quando a scuola c’è un’epidemia di pediculosi (così si chiama l’attacco di pidocchi) si salvi chi può!
Aiuto! Il bambino ha i pidocchi!
Se il vostro bambino ha i pidocchi non fatevi prendere dal panico. Anzitutto sappiate che questo spiacevole inconveniente non è assolutamente dovuto a carenze igieniche; prendere i pidocchi inoltre non è poi così difficile e questi piccoli, insidiosi insetti non rappresentano dei nemici pericolosi e neppure così difficili da sconfiggere.
L’infezione si manifesta di solito con un intenso prurito a livello del capo causato da un liquido depositato dai pidocchi sul cuoio capelluto nel momento in cui questo viene punto. Quindi, scrutando attentamente tra i capelli, è possibile scorgere degli insetti piuttosto piccoli, i pidocchi appunto, di colore grigio-biancastro insieme alle uova attraverso le quali si riproducono: le lendini. Queste ultime si attaccano al capello e si concentrano soprattutto sulla nuca e dietro le orecchie; si presentanto di forma allungata e di colore bianco o marrone.