Essere in attesa significa preoccuparsi subito della salute della gravidanza. Di solito s’inizia con un’ecografia, per verificare l’annidamento dell’embrione, una serie di esami del sangue e poi il secondo step sono la translucenza nucale e il bitest. Molte donne, vincolate dall’età o semplicemente per sicurezza, decidono poi di intraprendere un’altra strada, quella della villocentesi o dell’amniocentesi. Questo quello che avviene o può avvenire nelle prime 16 settimane. Ora, c’è un nuovo esame: il test del Dna libero o del Dna fetale.
Diagnosticare le anomalie cromosomiche attraverso l’analisi del sangue, come funziona, quali test sono disponibili in Italia?
La possibilità che il feto sia affetto da anomalie cromosomiche spaventa spesso i genitori in attesa. Per anni l’unico modo per diagnosticare queste problematiche era