Mamme più felici quando il bambino ha sei mesi di vita

Sapevate che noi mamme raggiungiamo l’apice della felicità quando il nostro bambino ha sei mesi di vita? A dirlo è uno studio condotto presso il Norwegian Institute of Public Health su un campione di sessantamila madri che avevano preso parte al MoBa (Norwegian Mother and Child Cohort Study), uno studio longitudinale che, a propria volta, si basava su un campione di centomila donne che avevano avuto figli nel periodo compreso fra il 1998 e il 2008.

La ricerca, coordinata dal dottor Ragnhild Bang Nes, ha analizzato il grado di soddisfazione espresso da queste donne verso la vita e verso il partner durante due fasi cruciali della loro esistenza: nel corso della gravidanza e nei primi tre anni di vita dei loro figli. Dai risultati è emerso che il periodo d’oro per le mamme si colloca a metà del primo anno di vita del bambino mentre il livello di soddisfazione decresce trascorso questo periodo. In particolare, è la soglia dei tre anni di vita che rappresenta il momento vissuto come più oscuro, soprattutto se la gravidanza è stata vissuta poco serenamente.

Il bambino e la parolaccia, una storia vera

Ricordate l’ultima edizione dei mondiali di calcio? No? Be’ non le ricorderei neanche io se non fosse che mio figlio, proprio in occasione della prima partita dell’Italia, ha imparato a dire le parolacce. Anzi, una parolaccia. E non una da niente ma una di quelle proprio brutte che si dicono, sbagliando, a una persona che commette un errore grossolano.

Non vi dico la mia disperazione quando lo sentì ripeterla nello stesso istante in cui la captò e non potete immaginare il mio sconforto quando, nei giorni a seguire, cominciò a ripeterla di tanto in tanto. Il fattaccio però si ripeteva solo nell’ambito familiare (la diceva solo in presenza mia e del padre) ragion per cui decidemmo di ignorarlo sperando che la dimenticasse.

Questo fino a quando, durante una tranquilla serata insieme ad una coppia di amici, il piccolo non decise di esibirsi per il pubblico lasciandolo raggelato. Fingemmo tutti indifferenza e nessuno lo rimproverò o gli fece notare in qualche modo che non andava bene quello che aveva detto. Il principio era sempre quello: “Ha solo tre anni, ignoralo e smetterà di dirla”.

Temper tantrums, che paura!

Beate le mamme che non hanno mai avuto a che fare con i temper tantrums! Cosa sono? Be’ i temper tantrums sono quegli scatti d’ira o comportamenti bizzosi che portano il nostro dolce angioletto non solo a scagliarsi contro di noi quando gli viene negato qualcosa ma anche a tirare i giocattoli per terra, urlare, dimenarsi e chi più ne ha, più ne metta! Insomma, a mettere in atto tutti quei comportamenti che lasciano noi genitori attoniti e disorientati e che vanno ben oltre il semplice capriccio.

Stando a quanto dicono gli esperti, questo comportamento è del tutto normale nel bambino dai due ai quattro-cinque anni e anche se ci demoralizza assistervi anche con una certa frequenza, non significa affatto che siamo dei cattivi genitori nè che il nostro frugoletto (anche se in quei momenti è difficile considerarlo tale) ha dei problemi. Meglio quindi metterci tranquilli (almeno noi) e trovare il modo di affrontare il problema al meglio.