I bambini giocano per la gran parte del loro tempo. Il gioco, d’altra parte, è l’attività attraverso la quale i più piccoli esprimono se stessi, i propri bisogni, desideri, fantasie ma rappresenta anche il più semplice metodo di osservazione e conoscenza della realtà. Attraverso il gioco i bambini imparano, testano le conseguenza delle proprie azioni, scoprono le proprie capacità e i propri limiti. Le attività di gioco vanno quindi incoraggiate e per i più grandi, dai cinque anni in su può anche essere utile essere noi stessi a proporre giochi che siano anche utili ad accompagnare il bambino nel suo percorso di crescita.
sviluppo motorio dei bambini
Sviluppo motorio del bambino: imparare a saltellare e a fare le scale
Il vostro bambino ha imparato, ormai, a camminare e ha acquisito una buona sicurezza di sé. Verso i 12-14 mesi di vita, il bambino sa muoversi bene, riesce a gestire i propri piedini e le proprie gambe e sa inginocchiarsi senza troppe insicurezze. Il bambino riesce, adesso, a piegarsi, ad alzarsi e ad abbassarsi senza troppa fatica e ad afferrare anche gli oggetti che sono per terra.
Con il passare dei mesi, le gambe del vostro bambino si rafforzeranno sempre più e il vostro bimbo imparerà a camminare bene, anche velocemente e a correre. Con il tempo, lo sviluppo motorio del vostro bambino farà notevoli progressi e il suo equilibrio migliorerà molto. Due traguardi molto importanti che il vostro bambino conquisterà dopo i due anni di età sono imparare a saltellare e a salire le scale.
Antidepressivi in gravidanza e (forse) problemi motori nei bambini
Oggi vi parlo di antidepressivi e di uno studio danese che ha coinvolto ben 81000 bambini; dai risultati sembrerebbe che i piccoli, e in modo particolare i maschietti, nati da mamme che nel corso del secondo o terzo trimestre di gestazione hanno fatto ricorso a antidepressivi abbiano difficoltà più grandi sia nello stare seduti che nel camminare rispetto ai bambini nati da mamme che non hanno invece fatto uso di antidepressivi.
Tuttavia, come precisano i ricercatori
nonostante questi ritardi, il progresso rientrava ancora entro i limiti del “normale” sviluppo e non si sa se questa situazione sia temporanea o permanente
I piccoli in media riuscivano a stare seduti con 16 giorni di ritardo e a camminare con circa un mese di ritardo.