Tra i piaceri della vita, per molte signore, c’è il caffè caldo la mattina o una buona tazza di tè. Quando però si è in dolce attesa bisogna però un po’ mettere da parte le proprie necessità a favore del piccolino che cresce dentro di noi e rinunciare anche a quei vizi che possono sembrare innocui. Tra questi, c’è proprio l’espresso. C’è di buono che durante la gestazione sono poche le donne che riescono a bere a questa bevanda.
sviluppo del feto
Diabete gestazionale e assunzione di psicofarmaci, c’è un legame?
Che assumere psicofarmaci in gravidanza necessiti di molta accortezza è cosa nota. Questa particolare categorie di farmaci, infatti, deve essere prescritta alle donne incinte solo se assolutamente necessario e sotto strettissimo controllo medico. Nonostante non si conoscano esattamente i rischi corsi dal nascituro, gli esperti raccomandano molta cautela nella loro somministrazione, nell’attesa che la letteratura scientifica in proposito si arricchisca di nuovi contributi in grado di dirci definitivamente se esistano e quali sono i pericoli effettivamente associati ai diversi principi attivi. Secondo una ricerca nord europea però un rischio certo ci sarebbe ed è quello di sviluppare il diabete gestazionale.
Testosterone alto, figli più intelligenti
Il testosterone alto è un disturbo ormonale piuttosto comune tra le donne. Ormone tipicamente maschile, prodotto da specifiche ghiandole nei testicoli negli uomini e dalle ovaie e dalle ghiandole surrenali nelle donne, il testosterone è presente anche nell’organismo femminile, ma in quantità dieci volte inferiori rispetto a quello maschile (il range di riferimento per le donne è 0,06-0,82 ng/ml).
Una concentrazione maggiore di testosterone nelle donne rispetto ai valori normali può provocare diversi effetti collaterali. I principali sintomi di un elevato livello di testosterone nelle donne sono: aumento della peluria su tutto il corpo, acne, cicli mestruali irregolari, perdita di capelli e, nei casi più seri, problemi di fertilità. Nonostante queste fastidiose conseguenze sul fisico delle donne, alte concentrazioni di testosterone agirebbero positivamente sul feto ed in particolare sul suo cervello.
I gemelli comunicano già nell’utero materno
I gemelli sviluppano fin da subito uno speciale modo di comunicare, ecco perché spesso imparano a parlare un po’ più tardi rispetto agli altri bambini. Pensate però che i primi contatti, chiamiamole “chiacchierate”, iniziano proprio dentro il pancione, nell’utero materno. Lo sostiene uno studio condotto da ricercatori delle Università di Padova, Torino e Parma e pubblicato sulla rivista “PLoS ONE”. La ricerca ha analizzato i movimenti fetali in cinque coppie di bimbi gemelli utilizzando l’ecografia quadridimensionale, una tecnica che permette di visualizzare i movimenti dei feti nel tempo.
Una scoperta davvero eclatante: a 14 settimane di gestazione si osservano movimenti specificamente diretti verso il gemello. Insomma, interagiscono. Questa capacità di comunicare, chiamata dagli esperti precoce socialità, potrebbe diventare materia di studio per valutare lo sviluppo dei bambini.
Gravidanza: la vitamina D è fondamentale
La vitamina D è un elemento utilissimo per una gravidanza sana e per il corretto sviluppo del feto. Sono numerosi, infatti, i benefici per mamma e bambino che derivano da un adeguato apporto di vitamina D durante i nove mesi di gestazione.
Quale è la funzione della vitamina D?
La vitamina D (o colecalciferolo) si forma nel nostro organismo in seguito all’assunzione di determinati alimenti e all’azione dei raggi solari e si accumula principalmente nella pelle e nelle ossa ma anche nel cervello e nel fegato. Aiuta il corpo della donna ad assorbire il calcio e il fosforo, elementi indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo e lo sviluppo del feto, e ne facilita la deposizione nelle ossa ed il rilascio.
Caffè in gravidanza: abusarne può rimpicciolire il feto
Il consumo di caffè in gravidanza è da sempre un argomento molto controverso. C’è chi sostiene che bere caffè durante i nove mesi della gestazione sia deleterio per il nascituro e chi, invece, è convinto che assumerne non ha controindicazioni. Ma qual è la verità? Come quasi sempre accade, la verità è nel mezzo. Ricerche scientifiche, infatti, hanno dimostrato che bere ridotte quantità di caffè in gravidanza non fa male al feto. Ma non bisogna abusarne. Uno studio dell’Erasmus Medical Center di Rotterdam (Olanda), ha evidenziato, ad esempio, che le madri che assumono grandi quantità di caffè hanno maggiori probabilità di partorire bambini più piccoli della norma.