Non è così inusuale vedere, a tavola, scene apocalittiche con bambini disperati all’idea di sedersi a mangiare o che rifiutino ostinatamente l’ennesimo boccone. Per molte famiglie il momento del pranzo o della cena non è quello idilliaco che molte pubblicità ci mostrano. Si stima addirittura che per il 25% dei bambini di età inferiore ai sei anni sedersi a tavola sia un vero e proprio stress. Niente paura però, perchè in nostro soccorso vengono i consigli degli esperti: ecco delle semplici regole per far si che quello della pappa possa diventare un momento di condivisione da trascorrere in tutta tranquillità.
svezzamento
L’alimentazione nei primi 1000 giorni di vita del bambino: le nuove linee guida
Il primo anno di vita è sicuramente quello più complesso: bisogna fare attenzione a tutto, soprattutto all’alimentazione. Svezzare i bambini non è la cosa più facile ed istintiva, soprattutto se si sceglie di attenersi alle Linee guida del ministero, soprattutto per prevenire allergie e intolleranze. Alcuni genitori – per questo motivo – preferiscono l’auto-svezzamento, attraverso cui si invitano i bambini a consumare gli alimenti senza una regola ferrea. È una proposta libera di avvicinamento al cibo. Quali sono invece le nuove indicazioni per i primi 1000 giorni di vita del bambino?
Come preparare la prima pappa
La prima pappa è un banco di prova importante per il bambino e per la mamma, che deve mettersi ai fornelli per la primissima volta per il suo piccolino. Come si deve procedere? All’inizio il pediatra vi consiglierà la farina di riso e il brodo vegetale. È ovvio che potete comprare i brodi istantanei, ma non c’è nulla di meglio di quello fatto in casa con le verdure fresche.
Svezzamento : come e quando introdurre i legumi
Lo svezzamento rappresenta un momento delicato da affrontare. Le mamme sono in genere colte da perplessità ed insicurezze riguardanti i cibi da dare al proprio bambino, ancora così piccolo e delicato. Si tratta altresì di un’operazione che richiede tempo e pazienza, che stanno alla base di uno svezzamento sereno e privo di complicazioni. Uno dei dubbi più frequenti riguarda l’introduzione, nell’alimentazione del bambino, dei legumi: quando e come introdurli? Come prepararli per far si che risultino adatti ai primi pasti del bebè?
Autosvezzamento, cos’è e come funziona
Per autosvezzamento si intende, volendo dare una definizione generica ma chiara, il naturale passaggio nell’alimentazione del neonato, dal solo latte ai cibi solidi che verranno integrati con nessuna fretta ed in maniera graduale in base alle esigenze ed ai tempi dello stesso. Si tratta dunque dell’alimentazione complementare a richiesta, che è quella che va ad affiancarsi lentamente all’assunzione del solo latte, nell’assoluto rispetto delle tempistiche del bambino.
Ricette per lo svezzamento, la crema di patate
Se siete in cerca di ricette per lo svezzamento che risultino appetibili agli occhi dei vostri bambini vi suggerisco la crema di patate. Si tratta di una vellutata a base di patate e pochi altri ingredienti, perfetti per la fase in cui il bambino inizia a familiarizzare con il cibo solido ed al tempo stesso è deliziosa anche per gli adulti, magari con l’aggiunta, ma solo per loro, di poco pepe nero. Nonostante ci troviamo in estate una crema di verdure come questa può soddisfare a pieno la voglia di mangiare qualcosa di buono. Basta servirla tiepida e cospargerla con del parmigiano grattugiato per trovarsi di fronte una preparazione allettante ma leggera, adatta ad un bambino piccolo.
Lo schema dello svezzamento a 4 mesi
Come ben sappiamo lo svezzamento segna il passaggio, nell’alimentazione del bambino, dall’unico alimento che ha conosciuto nel corso della sua breve esistenza, ovvero il latte, ai cibi solidi. Ciò ovviamente deve avvenire molto gradualmente testando, poco alla volta, gli ingredienti man mano introdotti per constatare l’eventuale presenza di intolleranze o allergie. Lo svezzamento non dovrebbe avvenire prima del 4° mese, prima di questo momento infatti i neonati non sono ancora in grado di digerire cibi diversi dal latte e di mangiare con l’ausilio del cucchiaino.
Lo svezzamento a 4 mesi con la frutta
Generalmente lo svezzamento inizia al 4° mese compiuto, nonostante diversi pediatri consiglino di aspettare almeno il 5°. Da questo momento in poi il bambino, che fino ad ora è stato nutrito con un solo alimento, ossia il latte, materno o artificiale, dovrà familiarizzare con nuove consistenze e con lo strumento che farà si che i nuovi cibi arrivino alla sua bocca, ovvero il cucchiaino. Il primo alimento da inserire nell’alimentazione del bambino è sicuramente la frutta.
Allergie infantili, rischio ridotto con svezzamento precoce
Quello dello svezzamento è un tema delicato. Abbiamo visto diverse volte come si sconsigli l’introduzione di cibi solidi nell’alimentazione del bambino troppo precocemente, ovvero prima dei 5-6 mesi. Ciò perchè prima di allora il bebè non è ancora pronto dal punto di vista digestivo, motorio e psicologico ad accogliere cibi diversi dal latte (materno e non). Solo dopo solitamente si raccomanda l’introduzione di cibi semi-solidi come pappe, biscotti, frutta e minestrine. Oggi però arriva una novità sullo svezzamento riguardante la prevenzione delle malattie allergiche.
Poche mamme riescono ad allattare al seno per 6 mesi
Allattare è molto importante per la salute del bambino e per la salute della mamma. Ormai lo sappiamo perché sono numerose le campagne informative sull’argomento. Non è poi così facile. In ospedale tutto sembra abbastanza naturale perché ci sono le infermiere che insegnano, assistono e soprattutto danno il giusto supporto emotivo, ma a casa tutto diventa molto più complicato. Chi non ha la fortuna di avere una mamma o una suocera, spesso si sente un po’ abbandonata.
Il momento giusto per dare i cibi solidi al bambino
Sappiamo tutte molto bene che durante i primi sei mesi di vita il bambino dovrebbe nutrirsi esclusivamente di latte, meglio ancora se materno. Solo dopo i sei mesi il pediatra comincerà a darci indicazioni per l’introduzione nella dieta del piccolo di cibi semisolidi, gli omogeneizzati di frutta, carne e, infine, pesce. Rispettare questi tempi è fondamentale perchè l’apparanto digerente del bambino non è ancora sufficientemente sviluppato e se non lo facessimo potrebbero derivargli diversi disturbi gastro-intestinali.
Dare ai bebè cibo da adulti potrebbe provocare malattie
Lo svezzamento costituisce il momento in cui l’alimentazione del bebè cambia ed accanto al latte materno (che dovrà essere mantenuto il più a lungo possibile) vengono introdotti gli alimenti solidi. Come afferma anche l’Organizzazione mondiale della Sanità è consigliabile iniziarlo non prima dei sei mesi di vita del bambino. Aspettare il momento giusto è fondamentale per la sua salute. Eppure sono molti i casi in cui le mamme tentano di far mangiare qualcosa di solido ai propri figli anche prima che siano pronti a digerirlo.
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Quanto sale aggiungere ai pasti del bambino? I consigli dei pediatri
Tutti quanti noi, adulti e bambini, consumiamo troppo sale. Nel nostro Paese infatti, il consumo pro capite di sale è di 10 mg al giorno, 5 mg in più della razione gironaliera raccomadata dall’Organizzazione Mondiale di Sanità. Come accennato, questo vale per tutti, bambini compresi con conseguenze non proprio piacevoli sui loro gusti alimentari da adulti e, di conseguenza, sulla loro salute.