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Emorroidi in gravidanza, rimedi naturali e pomate

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Capita a moltissime donne in gravidanza di dover fare i conti con le emorroidi. Spesso si manifestano alla fine del secondo trimestre, dando il tormento gli ultimi tre mesi. Le cause sono più d’una: da una parte la stitichezza, dall’altra i problemi circolatori. A ciò dobbiamo aggiungere l’aumento del volume dell’utero che preme sull’intestino e sulle vene nella zona del retto, causando le emorroidi. Come si possono curare?

Stitichezza in gravidanza, cosa prendere

Stitichezza in gravidanza, cosa prendere?

Stitichezza in gravidanza, cosa prendere

Circa il 90 % delle donne, durante la dolce attesa, soffre di intestino pigro e conseguentemnete di stitichezza. Nonostante potrebbe non sembrare nulla di grave, chi abbia a che vedere con tale disturbo sa bene quanto possa rendere la vita difficile in genere, pensate  nel momento in cui vada a sommarsi agli altri piccoli o grandi problemi legati alla gravidanza. Il mal di pancia ad esso legato, unitamente alla difficoltà nell’andare di corpo non rendono di certo piacevoli le giornate delle future mamme. Ma come ovviare al problema? Cosa prendere per arginare la situazione?

Le emorroidi in gravidanza

emorroidi in gravidanza

Il 30% delle future mamme soffre di emorroidi durante la gravidanza; a gestazione inoltrata l’insorgenza di questa fastidiosa condizione  è dovuta principalmente all’aumento di volume dell’utero che preme sull’intestino e sulle vene ano-rettali causando fra l’altro stitichezza, mentre all’inizio della gravidanza sono le normali modificazioni ormonali cui l’organismo va incontro a causare il problema. In entrambi i casi, esercitano un ruolo fondamentale sull’insorgenza delle emorroidi anche l’aumento di volume del sangue e della pressione addominale che fanno sentire i propri effetti indebolendo i vasi venosi.

Curare le emorroidi in gravidanza è importante come in qualunque altro momento della vita; si tratta infatti di un problema che non deve essere assolutamente sottovalutato per evitare complicanze quali anemia e ragadi anali che possono dare luogo a disturbi ben più gravi. Se siete in dolce attesa e vi trovate in queste condizioni è quindi opportuno che alla prossima visita di controllo ne parliate con il vostro ginecologo di fiducia il quale, in base all’entità del disturbo, saprà senz’altro prescrivervi la terapia più adeguata.

La guida della gravidanza: 40esima settimana

40-settimana-gravidanzaLA QUARANTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Sono passate 40 settimane, 280 lunghi giorni in cui hai gioito ma hai anche provato ansia e preoccupazioni. Hai aspettato con frenesia che trascorressero i primi tre mesi e che la gravidanza fosse considerata stabile, hai affrontato l’amniocentesi ed hai aspettato trepidante i risultati, hai provato una felicità immensa quando lo hai sentito muoversi per la prima volta. E’ stata un’esperienza indimenticabile che si chiuderà con il momento del parto e la nascita di tuo figlio, sei pronta per questa fase finale? Hai preparato tutto l’occorrente? Stai ripassando le tecniche di respirazione che hai imparato al corso pre-parto? In questi giorni cerca di riposare il più possibile e di non faticare troppo, dovrai essere nel pieno delle tue energie per affrontare il travaglio.

La guida della gravidanza: 39esima settimana

39-settimana-gravidanzaLA TRENTANOVESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Eccoci qui, ormai sei agli sgoccioli e ogni giorno potrebbe essere quello giusto, sappi che il travaglio può partire improvvisamente quando meno te lo aspetti. Di solito accade quasi sempre di notte quando il fisico si rilassa. Ricorda di mettere nella valigia dell’ospedale tutte le analisi che hai fatto compreso i risultati dei tamponi vaginali e non dimenticare di prendere anche il tuo documento d’identità che ti servirà per registrarti in ospedale.

Nella borsa per l’ospedale metti anche qualcosa di dolce da sgranocchiare, ti servirà per riprendere le energie e soprattutto ricordati un paio di calzini e una maglia molto abbondante, i primi ti serviranno perché durante il parto sentirai molto freddo ai piedi; la maglia la userai per partorire.

La guida della gravidanza: 38esima settimana

38-settimane-gravidanzaLA TRENTOTTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Manca sempre meno tempo e a casa tua c’è un gran fermento, si preparano le grandi manovre per accogliere il tuo piccolo. Hai finito di lavare il corredino, hai preparato la valigia da portare all’ospedale, la carrozzina è stata montata e hai acquistato tutti i prodotti per la pulizia di tuo figlio. In questi giorni che precedono la nascita potresti informarti circa un pediatra da cui portare il tuo piccolo appena nato, è bene farlo visitare almeno dopo una settimana dopo il parto per verificare il suo stato di salute e controllare il moncone ombelicale. Se hai ancora dubbi sul nome da dare a tuo figlio è giunto il momento di prendere una decisione anche perché se non lo registrerai all’anagrafe non potranno dimetterlo dall’ospedale!

La guida della gravidanza: 37esima settimana

37-settimane-gravidanzaLA TRENTASETTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Da questo momento in poi ogni giorno è quello buono perché tuo figlio venga alla luce, perciò fai attenzione ai segnali di un eventuale travaglio e non ti affaticare troppo. Non è facile in questo periodo distinguere le contrazioni preparatorie da quelle definitive, vedrai che spesso di notte ne sentirai molte e frequentemente ti verrà la tentazione di prendere la valigia dell’ospedale e di correre al pronto soccorso. Prima di fare cose avventate se dovessi sentire molte contrazioni, prova a fare un bel bagno caldo, questo se dovessero essere preparatorie le farà passare, mentre se dovessero essere da travaglio le intensificherà.

La guida della gravidanza: 36esima settimana

36-settimana-gravidanzaLA TRENTASEIESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Siamo alla trentaseiesima settimana e ormai il traguardo è davvero vicino, chissà se anche tu come molte altre donne sentirai la mancanza del pancione. Di certo non ti mancheranno le nausee, la stitichezza o il gonfiore alle gambe. Hai ritirato la carrozzina dal negozio? Hai impacchettato i completini che ti hanno detto di portare in ospedale? In questi giorni dovrai essere molto attenta ad organizzare tutto ciò che manca e a ricontrollare se tutto è a posto.

Sai che negli ospedali esiste il Lactarium, una specie di banca del latte materno che raccoglie il latte dalle mamme che ne hanno in abbondanza e lo distribuisce ai bimbi prematuri o comunque a quelli che non possono essere allattati al seno. Informati potresti aderire anche tu a questa bella iniziativa.

La guida della gravidanza: 30esima settimana

30-settimane-gravidanzaLA TRENTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Ormai mancano dieci settimane tonde e tonde e tu cominci davvero a sentire il peso del tuo pancione, ricordati di indossare la pancera ti darà un grande sollievo. La notte con tutta probabilità inizierai a sentire qualche piccola contrazione, non ti allarmare sono contrazioni preparatorie assolutamente innocue che aiutano il tuo utero al lavoro che dovrà compiere in prossimità del parto.

Sai che dopo la nascita del bambino dovrai abituarti a riposare nei momenti in cui lui dormirà? Se vuoi conservare le forze e riuscire ad allattare serenamente è bene che tu dorma quando lui dorme, anche perché appena nato le pause tra una poppata e l’altra saranno talmente ravvicinate che ti sembrerà che appena finito dovrai riiniziare.

La guida della gravidanza: 29esima settimana

29-settimane-gravidanzaLA VENTINOVESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Eccoci arrivati alla ventinovesima settimana, l’attesa si accorcia e tu sei impaziente di tenere il tuo frugoletto tra le braccia. C’è però l’ansia in agguato, la paura del parto comincia a farsi sentire e tu sei preoccupata di non saper riconoscere che sei entrata in travaglio. Ti chiedi quando si romperanno le acque e perderai il tappo mucoso in poche parole la tua mente è in subbuglio.

Se sei angosciata parla con qualche tua amica che già ha avuto un bambino oppure chiama la tua ostetrica, avrai le tue risposte e ti tranquillizzerai. Quando preparerai la valigia per l’ospedale ricorda di mettere dentro solo lo stretto necessario, gli armadietti degli ospedali sono molto piccoli e soprattutto in questi ambienti fa molto caldo, non portare camicie da notte troppo pesanti.

La stitichezza in gravidanza, come combatterla

dolori gravidanzaLa stitichezza è uno dei tanti disturbi tipici della gravidanza ed è causata principalmente dalle modificazioni ormonali che si verificano durante i nove mesi. Il progesterone infatti ha un effetto rilassante in particolare sull’area dell’apparato riproduttivo ma il suo influsso agisce su gran parte della muscolatura del corpo compresa la giunzione gastroesofagea (reflusso, bruciori, acidità di stomaco), la muscolatura intestinale (stitichezza) e quella involontaria che riveste le pareti dei vasi (vene varicose, ritenzione idrica, emorroidi). Il progesterone infatti diminuisce la peristalsi e provoca l’emissioni di feci dure e disidratate.

La stitichezza è un fenomeno che di solito compare all’inizio della gravidanza e peggiora via via che ci si avvicina al momento del parto. Dalle prime settimane in cui il problema è prettamente ormonale si passa al terzo-quarto mese in cui ad aggravare la situazione arriva l’accrescimento dell’utero che costituisce un ulteriore ostacolo al passaggio delle feci. Nell’ultimo trimestre di gravidanza invece l’aumento dei livelli circolanti di aldosterone rappresenta un nuovo e prezioso alleato della stitichezza. Quest’ormone aumenta infatti l’assorbimento di liquidi ed elettroliti, rallentando ulteriormente il transito intestinale.