Tutte le mamme alle prese con un neonato, prima o poi, dovranno fare i conti con il problema cacca. I piccoli sono molto irregolari nelle scariche: i primi giorni non fanno altro che mangiare e sporcare il pannolino, ma dopo un paio di settimane subentra la stitichezza. Partiamo dal presupposto che secondo i pediatri si parla di stitichezza solo dopo 4 giorni in assenza di scariche e se le feci si presentano dure e/o a palline. L’aria nel pancino e la difficoltà a liberarsi sono alla base delle colichette e allora che cosa si deve fare?
stitichezza del neonato
Stitichezza del neonato, i rimedi naturali
La stitichezza nel neonato è un disturbo funzionale che comporta il fatto che le feci del bebè possano presentarsi dure, caratteristica che si fa solitamente ricondurre alla scarsa frequenza con la quale queste vengano espulse. Il disturbo è meno frequente nel caso di bambini allattati al seno i quali, grazie al latte materno, assimilano il lattulosio, zucchero presente all’interno di quest’ultimo che riesce a regolarizzare il transito intestinale. Accertata la presenza di stitichezza nel neonato bisognerebbe innanzitutto accertarsi che il suo sviluppo avvenga correttamente, ovvero che assuma la giusta quantità di latte e che la diuresi rientri nella norma. Ecco di seguito alcuni rimedi naturali contro la stitichezza del neonato.
Bambini e intestino pigro
Come abbiamo già visto, è piuttosto comune che i bambini, anche molto piccoli, soffrano di stitichezza, soprattutto se prendono il latte artificiale. La stipsi nel bambino di solito è un problema facilmente risolvibile che molto raramente è sintomo di patologie come il megacolon o l’ipotiroidismo congenito; l’impegno dei genitori deve essere quindi quello di evitare che la stitichezza da occasionale si trasformi in cronica.
Quando il bambino prova dolore durante l’espulsione delle feci infatti questo può indurlo a trattenerle con i loro conseguente indurimento, che rende ancora più dolorosa la defecazione e innesca un circolo vizioso dal quale i genitori e il bambino difficilmente riscono ad uscire. Per non parlare poi dei rimedi contro l’intestino pigro comunemente usati, come suppostine e clisteri che, provocando dolore, infastidiscono il bambino peggiorando la situazione.
Per aiutare il bambino affetto da questo problema è opportuno piuttosto introdurre nella sua dieta, dietro consiglio del pediatra, alcune molecole che non vengono digerite dall’intestino e trattengono acqua con l’effetto di ammorbidire le feci. In particolare, il pediatra potrà suggerire il ricorso al lattulosio, uno zucchero artificiale, o al malto in polvere finissima.
Svezzamento del neonato: tutto sulla frutta
La frutta durante lo svezzamento: perché è importante e a quale età iniziare?
In assoluto la frutta è il primo alimento che si introduce nell’alimentazione del neonato durante le prime fasi dello svezzamento anche perché grazie al suo sapore dolce piace molto ai piccoli e si presta bene a traghettarli nel loro viaggio tra una dieta solo liquida e qualla fatta invece di cibi semi solidi. La frutta di solito viene introdotta al quarto o quinto mese di vita del neonato, alcuni pediatri inseriscono prima la mela mentre altri, come la mia, suggeriscono la pera che ha meno potere allergizzante.
Svezzamento del bambino: lo yogurt alimento fondamentale
Perché lo yogurt fa bene ai bambini durante lo svezzamento?
Lo yogurt è, nel periodo dello svezzamento, un alimento completo e ottimo per completare la piramide nutrizionale su cui si distribuiscono in percentuale i principali nutrienti necessari per la buona crescita di tuo figlio. Lo yogurt ha infatti le stesse proprietà nutritive del latte ma è molto più digeribile, persino da quasi tutti i casi di intolleranza al lattosio in cui perciò manca l’enzima della lattasi che permette all’intestino di digerire gli zuccheri del latte, questo perché il processo di fermentazione a cui viene sottoposto lo yogurt per trasformare il lattosio in acido lattico fa si che io pratica gli zuccheri sia come “predigeriti” dai probiotici. Lo yogurt contiene tutta una serie di batteri che svolgono un’azione positiva sull’attività intestinale, questi batteri meglio conosciuti come probiotici (lactobacillus, acidophilus etc) e prebiotici (stimolano la crescita e l’attività dei probiotici) favoriscono l’equilibrio della flora intestinale permettendo all’intestino di regolare naturalmente le proprie funzioni . Dunque se il tuo piccolo è stitico durante lo svezzamento oppure se alterna stitichezza a diarrea puoi aiutarlo dandogli a merenda uno yogurt. Lo stesso discorso vale se sta facendo una cura antibiotica, lo yogurt lo aiuta a evitare che i medicinali facciano piazza pulita di tutta la flora batterica intestinale. Lo yogurt oltre ai fermenti buoni contiene tanti altri nutrienti fondamentali per la crescita come le proteine, la vitamina A, la vitamina D, la vitamina k e le vitamine del gruppo B, senza considera poi il supplemento di calcio e fosforo che da ai nostri piccoli per irrobustire le ossa e i dentini.
La stitichezza nel neonato, un disturbo comune
Hai portato il tuo piccolo da pochi giorni a casa e hai notato che non evacua regolarmente e che prova e riprova ad emettere le feci ma non ci riesce, ed ora? Come ti devi comportare? E’ normale oppure c’è da preoccuparsi? In primis c’è da dire che moltissimi neonati accusano stitichezza, alcuni perché vengono allattati artificialmente e ciò comporta feci più solide e meno facili da espellere altri per caratteristiche anatomiche della muscolatura intestinale che ancora non lavora in modo efficiente. In ogni caso non c’è da preoccuparsi poichè si tratta di un disturbo funzionale e non di una malattia organica.
Normalmente viene definito stitico un neonato che per più di due giorni non riesce ad espellere le feci e quando le emette queste non hanno una costistenza liquida ma tendente al solido, l’emissione delle feci risulta dolorosa e spesso il sederino si arrossa. Come ti ho già detto ciò può essere provocato da fattori alimentari, ambientali o anatomici.