Arriva dalla Francia ed è una notizia che potrebbe fare sperare molti. Ai laboratori della Kallistem si dovrebbe il merito di avere creato il primo spermatozoo in provetta. Si tratta di un notevole passo in avanti nel campo delle sperimentazioni, nell’ambito delle quali, fino ad ora, si era arrivato al passaggio immediatamente precedente, ovvero quello riguardante lo spermatide.
spermatozoi
Fertilità maschile e stili di vita. Quanto è importante che il papà segua una dieta sana
Le coppie che hanno problemi di fertilità, lo abbiamo visto, sono in aumento. Delle 385mila che si sono rivolte alla fecondazione assistita per avere un bambino 65mila hanno avuto successo. Di queste la percentuale di coppie in cui le difficoltà a procreare andavano fatte risalire alla donna è di poco superiore a quella delle coppie in cui il problema è l’infertilità maschile (il 35.5 contro il 34.5 per cento).
Infertilità maschile, nuova speranza dalle germinali
Arriva dalla ricerca sulle cellule staminali una nuova speranza per i casi di infertilità maschile in cui l’unica speranza di avere un bambino è legata alla disponibilità di un donatore esterno alla coppia. I ricercatori dell’Università di Muenster (in Germania) sono infatti riuscire a creare spermatozoi in laboratorio.
Donatore di sperma scopre di avere 75 figli
Ci sono storie inquietanti. Leggendo le ultime notizie sulla fecondazione mi sono resa conto che “essere genitori” non è per tutti la stessa. Ognuno lo interpreta in modo diverso, a seconda del carattere e della cultura. Ci sono persone che donano sperma per fare soldi e non si preoccupano minimamente di avere figli in giro per il mondo. Questa è la storia di un donatore, Ben Seisler.
Banca del seme rifiuta donatori dai capelli rossi
Prendiamo spunto da un altro fatto di cronaca per porci una nuova domanda: è giusto, attraverso le pratiche di fecondazione, poter selezionare il corredo genetico del nostro bambino? La Cryos è forse la più grande banca dello sperma del mondo e ha deciso di non accettare più donatori dai capelli rossi perché non c’è richiesta.
Sperma maschile in vendita online
Sono molte le donne che desiderano un figlio ma che per un motivo o per un altro (sterilità del partner, mancanza di un compagno, etc) non possono averlo. Per loro arriva lo sperma maschile in vendita online. Sembra la trama di un film, invece è realtà. Sono, infatti, numerose le società che si sono lanciate nel business della fecondazione fai-da-te e che vendono tramite internet liquido seminale maschile. Tra queste, una società olandese, la Babydonors, che vende online sperma maschile a 2.500 euro e una società danese che offre la possibilità alla futura mamma di vedere alcune foto dei donatori.
Il procedimento è molto semplice: si va sul sito della società, si sfogliano “i cataloghi”, si sceglie il donatore e si paga comodamente con carta di credito. Pochi giorni dopo l’ordine, il liquido seminale viene consegnato direttamente all’indirizzo indicato in un apposito contenitore con dell’azoto liquido. A questo punto, la donna può praticare una fecondazione casalinga.
Concepimento: il sesso quotidiano migliora gli spermatozoi
Sono davvero numerose le coppie che nonostante i continui tentativi non riescono a realizzare facilmente il desiderio di avere un bambino. Fino a qualche anno fa, tra i vari stratagemmi per aiutare il concepimento c’era l’astensione dai rapporti sessuali per alcuni giorni in modo da lasciare il tempo al’apparato riproduttivo maschile di riposarsi e agli spermatozoi di rigenerarsi al meglio. Una nuova ricerca australiana, invece, ha completamente smentito questa credenza, dimostrando che praticare un’assidua attività sessuale migliora la qualità degli spermatozoi.
Nello specifico, l’equipe di ricercatori australiani guidata dal dottor David Greening, esperto di inseminazione artificiale, ha tenuto sotto stretta osservazione un gruppo di 118 uomini con anomalie nei loro spermatozoi ,concentrandosi in particolare sulla qualità del loro liquido seminale.
Fecondazione, in aumento le mamme single
Donne sole con figli, anzi meglio dire donne single con figli. Già, perché non avere un uomo, non è una situazione che si subisce, magari a seguito di un divorzio, ma una scelta. Sono sempre di più le signore che decidono di crearsi una famiglia senza avere un partner e avere un bambino concependolo in modo artificiale. Secondo il professor Michael Chapman, esperto australiano di fecondazione in vitro, negli ultimi vent’anni la tendenza è che sempre più donne in carriera scelgono di diventare mamme con la fecondazione artificiale, ma senza avere un compagno di vita.
Come sapete questa possibilità in Italia non esiste, anche perché la fecondazione non può avvenire nel nostro paese con una donazione di sperma, ma basta superare i confini, pagare, e questa possibilità diventa molti più accessibile.
La donna è in grado di selezionare gli spermatozoi
Oggi navigando in rete ho trovato una notizia che mi ha davvero incuriosito, molte volte abbiamo affrontato il tema dell’infertilità, parlando di cause attribuibili alla donna e di altre invece imputabili all’uomo ma mai avrei potuto pensare che alla base di un mancato concepimento potesse esserci una incompatibilità femminile con lo sperma maschile.
E’ come se il corpo della donna fosse in grado di selezionare gli spermatozoi più giusti per completare la fecondazione, impedendo a quelli ritenuti poco affidabili di raggiungere l’uovo e dare la vita. Questi in poche parole sono i risultati di una ricerca condotta dall’Università di Adelaide in Australia.
Tecniche di procreazione assistita, l’ICSI
Sono numerose le coppie che non riescono ad avere un bambino nonostante numerosi tentativi. Spesso, questa difficoltà a concepire viene associata esclusivamente ad una sterilità femminile trascurando aspetti fondamentali che riguardano l’uomo. Fortunatamente negli ultimi anni sembra stia scomparendo il tabù della sterilità maschile con conseguenti miglioramenti nella sfera medica. La scienza e la medicina hanno fatto importanti passi avanti nella cura dell’infertilità maschile attraverso, ad esempio, nuove tecniche di fecondazione assistita in grado di risolvere problemi fino a qualche anno fa insolubili. Una delle ultime nate tra le tecniche di procreazione assistita è l‘Iniezione IntraCitoplasmatica di Spermatozoi (ICSI) che ha dimostrato fin da subito la sua efficacia. Si tratta di una tecnica di micromanipolazione degli spermatozoi ideata per aiutare le coppie che ricorrono alla fecondazione in vitro a causa di un’infertilità maschile.
Cola: forse fa diminuire gli spermatozoi
Parliamo della cola una delle bevande più bevute al mondo e non solo dai ragazzi ma anche dagli adulti. A quanto pare secondo i risultati di uno studio danese gli uomini che fanno uso di questa bevanda dovrebbero cominciare a preoccuparsi: chi ne abusa potrebbe avere dei problemi a livello di fertilità.
Riportando qualche dato, questi ricercatori danesi coordinati dal dottor Kold Jensen al termine del loro studio sarebbero giunti alla conclusione che gli uomini che
bevevano circa 1 litro di cola al giorno presentavano circa il 30% in meno di spermatozoi rispetto a coloro che invece non bevono cola
Ovuli e spermatozoi dalle cellule staminali, una possibile nuova cura per l’infertilità
Ovociti e spermatozoi ottenuti dalle cellule staminali embrionali. I ricercatori della Stanford University School of Medicine (Usa) hanno scoperto, grazie a uno studio che farà discutere, come creare una scorta di cellule germinali umane, cioè i precursori di ovociti e spermatozoi, a partire proprio dalle staminali embrionali. Renee Reijo Pera che ha condotto la ricerca spiega
Dal 10 al 15% delle coppie è infertile e circa la metà di questi casi è dovuta a un’incapacità di produrre ovociti o sperma. Riuscire a ricostruire le tappe della formazione delle cellule germinali, e individuare i geni coinvolti in questo meccanismo, potrebbe aprire la strada alla comprensione di molti casi di sterilità e aiutarci a capire cosa va storto in queste persone. Finora avevamo studiato solo i topi per comprendere i passaggi necessari alla differenziazione delle cellule germinali umane. Ma non è lo stesso. Questa è la prima prova che si possono creare in laboratorio cellule germinali umane funzionanti.