Il pisolino pomeridiano migliora le capacità cognitive dei bambini

sonno e capacità cognitive bambini

Secondo uno studio americano, il sonnellino pomeridiano aiuterebbe i bambini ad imparare meglio e a migliorare le loro capacità cognitive. La ricerca è stata presentata al congresso dell’American Association for the advancement of Science di San Diego, ed ha dimostrato, analizzando 48 bambini di 15 mesi, come il sonno è indispensabile ai fini dell’apprendimento.

L’importanza del sonno è ormai cosa nota, in quanto serve ad assolvere alle funzioni vitali necessarie alla crescita; non a caso un neonato può dormire fino a 15 ore giornaliere, che andranno calando entro il primo anno di vita, fino ad arrivare all’assestamento del ritmo del sonno. In ogni caso, il riposo pomeridiano ha la sua importanza a qualsiasi età; lo studio americano si è svolto facendo imparare ai bambini un nuovo linguaggio simile all’inglese; una parte di essi ha potuto far un sonnellino durante l’apprendimento, mentre l’altra parte ha continuato a giocare per tutto il tempo.

I ritmi del sonno, come cambiano nel bambino

ritmi sonno veglia bambini

Come per gli adulti anche nei bambini il ritmo sonno-veglia varia da persona a persona e si modifica con il passare del tempo: alcuni bambini dormono sin dalla nascita più di altri che invece hanno bisogno di meno ore di riposo per ricaricarsi. Con la crescita però tutti i bambini cominciano a necessitare di meno ore di sonno fino ad arrivare a ritmi più vicini a quelli di noi adulti.

Ma come cambia in media il numero di ore di sonno di un bambino da 0 a tre anni? Vediamo:

Dalla nascita ai tre mesi

In questo arco di tempo un bambino può dormire dalle 8 alle 16-17 ore su 24; dipende soprattutto da quanti pasti fa e da eventuali altri fattori che possono recare disturbo (eventuali piccoli malesseri o temperatura inadeguata in casa).

Dai tre ai sei mesi

Il numero di pasti, notturni soprattutto, si riduce, il piccolo giunge nella gran parte dei casi a dormire anche 8 ore a notte.