Riposino pomeridiano dei bambini: non fatelo saltare

Spesso al centro di opinioi discordanti sembrerebbe che il sonnellino pomeridiano dei bambini non solo sia utile ma anche necessario. Ciò è stato ribadito alla vigilia della Giornata mondiale del sonno da parte del neurologo Luigi Ferini Strambi, presidente dell’Associazione mondiale di medicina del sonno nonchè direttore del Centro di medicina del sonno dell’Irccs San Raffaele Turro di Milano. A quanto affermato, la riduzione delle ore di sonno avrebbe un risvolto negativo sulle funzioni cognitive e sulla memorizzazione e concentrazione, oltre che su alcune sfere dell’umore.

bambino dorme

bambina guarita leucemia trisomia 21

Andare a letto presto rende i bambini più intelligenti

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Anche se molti genitori non sono d’accordo, mandare i bambini a letto presto, preferibilmente sempre allo stesso orario ogni sera, è una buona abitudine che ha molti risvolti positivi: li educa a un buon sonno, gli assicura le ore necessarie di riposo per affrontare i piccoli e grandi impegni della quotidianità e, ultimo ma non ultimo, permette a mamma e papà di godere di qualche ora di pace e intimità.

Il pisolino pomeridiano migliora le capacità cognitive dei bambini

sonno e capacità cognitive bambini

Secondo uno studio americano, il sonnellino pomeridiano aiuterebbe i bambini ad imparare meglio e a migliorare le loro capacità cognitive. La ricerca è stata presentata al congresso dell’American Association for the advancement of Science di San Diego, ed ha dimostrato, analizzando 48 bambini di 15 mesi, come il sonno è indispensabile ai fini dell’apprendimento.

L’importanza del sonno è ormai cosa nota, in quanto serve ad assolvere alle funzioni vitali necessarie alla crescita; non a caso un neonato può dormire fino a 15 ore giornaliere, che andranno calando entro il primo anno di vita, fino ad arrivare all’assestamento del ritmo del sonno. In ogni caso, il riposo pomeridiano ha la sua importanza a qualsiasi età; lo studio americano si è svolto facendo imparare ai bambini un nuovo linguaggio simile all’inglese; una parte di essi ha potuto far un sonnellino durante l’apprendimento, mentre l’altra parte ha continuato a giocare per tutto il tempo.