Dormire fa bene alla salute, di grandi e di piccini. Sono moltissimi i bambini che si ribellano al sonno, che fanno le ore piccole o che non hanno mai voglia di andare a nanna. Questo, alla lunga, può essere un problema, perché il sonno non solo fa diventare grandi, ma regola anche il peso del bimbo, proteggendolo dall’obesità.
sonno bambini
Bambini e sindrome di primavera, come affrontarla
Il passaggio all’ora legale ha rallegrato molti. Il fatto di potere godere un’ora in più della luce del sole rappresenta motivo di buon umore e di serenità in genere, ma non per tutti è così. Avete mai sentito parlare di sindrome di primavera? Bene, donne e bambini sono i più colpiti da questa sorta di malessere diffuso legato alla bella stagione. Niente di preoccupante comunque, si tratta semplicemente di abituarsi ai nuovi ritmi e con calma e pazienza la situazione tornerà alla normalità.
Bambini che cercano di stare svegli, ecco il video divertente
Quando il sonno arriva arriva e se chi ne venga colpito è un bimbo piccolo allora diventa divertente starlo a guardare mentre cerca di resistergli alle prese con le più disparate attività. Proprio come succede in questo video che raccoglie i più divertenti momenti dei bambini che tentano di stare svegli, con poco successo, oserei aggiungere. La stanchezza in genere gioca brutti scherzi e sarebbe sempre bene assecondare il giusto riposo, ma i genitori in questione si lasciano prendere dall’ilarità del momento prima di mettere a letto i propri piccoli assonnati.
Bambini, come riprendere il ritmo del sonno in vista del ritorno a scuola
Uno degli aspetti più duri legati al ritorno alla solita routine in generale, ed alla scuola in particolare, è senza dubbio il momento del risveglio. I bambini per ben tre mesi hanno potuto dormire qualche ora in più, svegliarsi con calma senza avere l’incubo della sveglia. Adesso però sta per arrivare il momento di ripristinare le abitudini legate al periodo scolastico: come riprendere il ritmo del sonno in vista del ritorno a scuola? Lo spiega il pediatra Italo Farnetani, autore del volume Da 0 a 3 anni.
Ninna nanna per bambini: E dopo dormo
http://www.youtube.com/watch?v=TgdaBT6Bkr8
Il momento della nanna dei più piccoli è forse uno dei più dolci in assoluto, ma non sempre il più facile. Un aiutino per far addormentare i bambini e per rendere speciale l’ora del riposo arriva dalle ninna nanne. Cantare una ninna nanna, infatti, aiuta il bimbo a rilassarsi e la voce familiare della mamma lo tranquillizza, lo rassicura e lo abbandona tra le braccia di Morfeo.
Personalmente adoro le ninna nanne, forse perché mia madre le cantava sempre a me e ai miei fratelli prima di dormire. Oggi, care mamme, ho scelto per voi una ninna nanna davvero graziosa che conosco da quando sono piccola. Sicuramente, molte di voi la conosceranno già anche perché ha partecipato alla 26° edizione dello Zecchino d’Oro (1983)
E dopo dormirò
(di Sterpellone-Pagano, cantata da Anita Panella, Valentina Ambrosioe Nicoletta Cataldo)
Ancora un favola mamma
poi faccio la nanna
Ancora una favola mamma
raccontami un po’
e dopo dormirò
Ninna nanne per bambini
Rituale classico appartenente alla tradizione culturale di tutti i popoli, la ninna nanna è il mezzo più più dolce per far addormentare i bambini. La ninna nanna è una canzoncina rassicurante che la mamma canta al proprio bambino per farlo addormentare. E’ una melodia dolce che tranquillizza, calma e rilassa il bambino, favorendone, cosi, il sonno. Esistono tantissime ninna nanne: alcune molto antiche, magari tramandate da generazioni in generazioni, altre più moderne. Oggi, care mamme, ho scelto per voi una ninna nanna che adoro e che la mia mamma mi cantava quando ero piccola.
Ninna nanna del chicco di caffè
Ninna nanna Mamma
tienimi con te
nel tuo letto grande
solo per un po’
una ninna-nanna io ti canterò
e se ti addormenti, mi addormenterò
Sonno bambini, il 30% non riposa bene
Sono molti i bambini che fanno fatica a dormire. Per una volta non ci preoccupiamo dei neonati e del loro bioritmo, da dei cuccioli un po’ più grandicelli, che magari già vanno a scuola. E’ consigliabile che il riposo notturno sia di circa 8 ore, mentre sono molti i piccoli, quasi un terzo, che ne dormono meno di 6 o 7. La situazione ovviamente si complica con l’adolescenza, quando tra discoteche e passione per il computer, si finisce per andare a letto molto tardi. Questo cosa provoca? Prima di tutto cali dell’attenzione e poi l’alterazione dei cicli di sonno-veglio.
Il problema è stato messo in luce da Maria Pia Villa, direttore del centro del sonno dell’ospedale Sant’Andrea di Roma e coordinatrice del gruppo di studio di medicina del sonno della Società italiana di pediatria. Secondo quanto riporta l’esperta, l’insonnia colpisce il 20-30% dei bambini, il 10-15% fino a 3 anni, mentre i problemi di russamento e apnee notturne interessano dal 3 al 27% dei piccoli in età prescolare.
Il cosleeping, dormire insieme ai bambini fa bene?
L’abitudine del bambino di dormire nel lettone con mamma e papà è aborrita dalla maggior parte delle persone, soprattutto se il piccolo non è più un bebè. In alcuni casi sono stati proprio i genitori a favorire l’instaurarsi di questa abitudine lasciando che il proprio figlio si addormentasse accanto a loro sin dai primi mesi di vita, in altri invece è il bambino a reclamare, spesso nel bel mezzo della notte, il proprio diritto, diciamo così, a dormire nel lettone, nonostante mamma e papà non siano d’accordo.
I detrattori del lettone aperto al bambino sostengono la propria posizione ritenendo che questa abitudine ne farà un adulto insicuro e mammone, i sostenitori, al contrario, pensano che il piccolo che viene lasciato dormire insieme ai genitori sarà un adulto senz’altro sano (ci mancherebbe) ed anzi più sereno. Al coro dei contrari si aggiunge poi la voce di chi ritiene che tenersi i figli dentro al letto, magari fino alla preadolescenza, danneggi gravemente l’intimità di coppia.