Secondo uno studio condotto dai ricercatori della Columbia University, un’iperattività del sistema immunitario materno durante i primi mesi della gravidanza è collegato all’aumento del rischio di autismo. Più precisamente, i ricercatori hanno esaminato i livelli di una proteina, la proteine C reattiva, indicata con l’acronimo CPR, che, se alti, indicano la presenza di una infiammazione sistemica, condizione che insorge quando viè un’iperattività del sistema immunitario dovuta a un’infezione batterica o virale.
sistema nervoso del bambino
Il massaggio neonatale, benessere per mamma e bambino
Il massaggio rilassante neonatale può essere praticato sin dai primi giorni di vita del bambino. E’ un metodo formidabile per far rilassare il neonato e per porre le basi di un legame sereno e armonioso fra questi e i genitori. Massaggiare il neonato, inoltre, ha il potere di alleviare le coliche gassose e favorisce lo sviluppo dei sistemi circolatorio, respiratorio e gastro-intestinale. Tutti i genitori possono praticarlo tranquillamente a patto di rispettare alcuni accorgimenti. Vediamoli dopo il salto.
L’asfissia perinatale
Il termine asfissia significa assenza di polso, perinatale invece, nel linguaggio medico e statistico, è detto del periodo che precede e segue immediatamente la nascita.
L’asfissia perinatale ha un’incidenza di circa 3-4 bambini per mille nati vivi. Ha inizio con una diminuzione del contenuto di ossigeno (O2) nel sangue, per questo è chiamata anche ipossiemia, ed è dovuta ad un insufficiente apporto di esso attraverso la placenta (prima o durante il parto) o all’assenza o insufficienza della respirazione (dopo la nascita).
Può coinvolgere numerosi organi e apparati, come conseguenza dell’alterazione del sangue, ma è l’interessamento del sistema nervoso centrale, ovvero l’encefalopatia ipossico ischemica, a minacciare in misura maggiore la salute del piccolo.
Convulsioni febbrili: cosa fare durante gli attacchi
Le convulsioni febbrili corrispondono ad una particolare reazione del sistema nervoso del bambino dinnanzi all’improvviso innalzamento della temperatura corporea e, nonostante l’allarme che tendono a provocare in mamma e papà data l’intensità delle loro manifestazioni, nella maggior parte dei casi non comportano alcuna conseguenza sullo stato di salute del piccolo, oltre che nessun tipo di effetto sul suo sviluppo mentale.
Il responsabile di questo fenomeno, che registra la sua massima incidenza tra i 14 e i 18 mesi, è l’immaturità del sistema nervoso del bambino che almeno fino ai 5 anni manifesta una particolare sensibilità nei confronti della febbre elevata. Episodi convulsivi tendono quindi ad evidenziarsi con una certa frequenza in corrispondenza di malattie infettive caratterizzate dalla comparsa di temperatura che raggiunge valori molto elevati in breve tempo, quali infezioni acute delle vie respiratorie, otite media e sesta malattia, in particolare nei bambini i cui genitori hanno sofferto dello stesso problema.