I dolori premestruali possono davvero essere invalidanti: crampi alla pancia, mal di testa, nausea e questo senso tremendo di debolezza e nervosismo. Possiamo anche scherzarci sui disturbi che ogni mese provoca il ciclo, ma noi donne lo sappiamo bene quanto si soffre. A volte, però, soprattutto quando si lavoro o si hanno dei bambini da accudire non si ha neanche il tempo di crogiolarsi nel letto e attendere che passi.
sindrome dell’ovaio micropolicistico
Ovaio policistico, un aiuto dall’agopuntura
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOs) è spesso alla base di alcuni problemi di infertilità della donna. Si tratta di una patologia piuttosto comune (colpisce circa il 10% delle donne) che interessa le ovaie ed è caratterizzata dalla formazione di cisti in una o entrambe le ovaie causate da follicoli immaturi non esplosi con l’ovulazione ed accumulati sulle ovaie stesse.
Oggi, la sindrome dell’ovaio policistico può trovare giovamento dalla pratica dell’agopuntura e dell’esercizio fisico. A rivelarlo è uno studio della Sahlgrenska Academy, Università di Gothenburg in Svezia. La ricerca, pubblicata sull’American Journal of Physiology-Endocrinology and Metabolism, ha valutato gli effetti dell’agopuntura e dell’attività fisica su donne affette da PCOs. Nello specifico, l’equipe di ricercatori, guidata dalla dottoressa Elisabet Stener-Victorine, hanno suddiviso le donne affetta dalla sindrome in tre gruppi. Il primo gruppo è stato sottoposto a trattamenti di agopuntura sia manuale che tramite stimolazione elettrica a bassa frequenza. Il secondo gruppo, invece, ha partecipato ad un programma di attività fisica per tre volte alla settimana mentre il terzo gruppo, il gruppo di controllo, non ha dovuto sottoporsi a nessun trattamento.
Ovaio micropolicistico e sindrome metabolica
La sindrome dell’ovaio micropolicistico (o sindrome dell’ovaio policistico) è la causa più comune di infertilità anovulatoria, ossia di infertilità dovuta a mancanza di ovulazione. Secondo alcune stime una percentuale compresa fra il 5 e il 10 per cento delle donne fra 18 e 44 anni ne è affetta, tuttavia molte di loro ne sono del tutto inconsapevoli fino a quando non giunge il momento in cui cercano, senza successo, di ottenere una gravidanza. A questa patologia subdola ci si riferisce anche con il termine di policistosi ovarica; essa è caratterizzata dalla formazione di numerose cisti (piccole sacche piene di fluido) in una o entrambe le ovaie formate da follicoli immaturi, ovvero da follicoli che non sono esplosi con l’ovulazione e si sono accumulati sulle ovaie stesse.
Come abbiamo già visto, tra i sintomi dell’ovaio policistico troviamo: infertilità, assenza di ovulazione, irregolarità mestruale, quali amenorrea e oligomenorrea, cicli dolorosi (dismenorrea), elevati livelli di ormoni androgeni non riferibili ad altre condizioni cliniche, irsutismo (peluria in eccesso sul viso e sul corpo), tendenza all’acne, mentre attualmente le cause che ne determinano l’insorgenza non sono note. Tuttavia, il fatto che in molti casi ci sia una familiarità fa pensare che il disturbo possa avere componenti genetiche. La gran parte dei sintomi invece sembra essere correlata all’aumento del livello di androgeni nell’organismo.