bebe dorme in culla

La sindrome della morte in culla ha ucciso il bimbo di 8 mesi in montagna

bebe dorme in culla

È il più atroce dei dolori. Trovare il proprio bebè senza respiro nella culla. Purtroppo capita ed è uno choc enorme, da cui forse un genitore è destinato a non riprendersi più completamente. Settimana scorsa, un piccolo di 8 mesi si è sentito male in un rifugio di montagna  in Valle d’Aosta e non c’è stato nulla da fare. L’autopsia ha verificato che si è trattato di un caso di morte in culla.

Neonati, le regole per un sonno sicuro

La Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante (nota anche con l’acronimo SIDS), detta anche morte bianca o morte in culla, è la morte senza ragioni apparenti di un neonato in culla. La SIDS è annoverata tra le principali cause di morte dei piccoli sotto il dodicesimo mese di vita e colpisce un neonato su mille, soprattutto nel periodo compreso fra i due e i quattro mesi.

Purtroppo non sono ancora completamente note le cause di questo sconcertante fenomeno, mente appare certo che mettere in atto alcuni semplicissimi accorgimenti riduce notevolmente il rischio che i bambini ne rimangano vittima. Vediamo quindi cosa dobbiamo fare per rendere il sonno del nostro angelo più sicuro possibile:

Sindrome della morte in culla (forse) causata da anomalia battito cardiaco

SIDS forse causata da anomalia battito cardiaco

La SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante) o sindrome della morte in culla è purtroppo sempre un argomento di attualità; pensate che viene classificata tra le principali cause di morte dei piccoli dal primo al dodicesimo mese di vita.

In linea di massima avviene tra i due e i quattro mesi e colpisce circa 1 neonato ogni mille; purtroppo le cause sono ancora sconosciute ma esistono dei fattori di rischio. Sono ad esempio il dormire a pancia in giù, coperte, fumo di sigaretta dove dorme il piccolo …

Ora però a queste cause forse se ne deve aggiungere un’altra, suggerita dal professor Pascal Bousquet, della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ospedale Universitario presso l’Università di Strasburgo (Francia); secondo lui la sindrome della morte in culla potrebbe essere causata da un’anomalia nel battito cardiaco.