Inizia il conto alla rovescia per l’inizio della scuola: fra meno di un mese i bambini torneranno sui banchi e tra di essi saranno molti a fare il loro primo ingresso in un istituto scolastico. E’ normale quindi che i genitori in questi giorni inizino a pensare a questo momento e più in particolare alla scelta effettuata. La domanda più frequente sarà: “Avrò fatto bene a scegliere proprio quell’istituto?” D’altronde è normale avere un po’ d’ansia riguardo uno degli avvenimenti che segnaranno la vita di vostro figlio. Vediamo quali sono le caratteristiche fondamentali da tenere in conto.
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Compiti a casa, per i ragazzi sono troppi
I ragazzi hanno troppi compiti a casa. Ad affermarlo non sono (solo) genitori stanchi di trascorrere il week end sui libri assieme ai loro figli, e non sono (solo) i ragazzi, che dopo una giornata a scuola di voglia di rimettersi sui libri ne hanno davvero poca. Questa volta l’allarme arriva direttamente dal Presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori.
Mal di scuola è un disagio reale e colpisce sempre ai cambi di ciclo
Il ritorno a scuola è un momento particolare. Non tutti i piccoli vivono questa situazione nello stesso modo. Alcuni sono felici e soprattutto sentono di avere una responsabilità importante, altri invece vorrebbero solo stare a casa con la mamma e i nonni e giocare. Tutte queste emozioni possono essere, ovviamente, associate a stati d’animo diversi.
Corredino scolastico riciclato per il 74% dei bambini
Si torna a scuola e con il rientro in classe non ci sono solo i malumori dei bambini, ma anche quelli dei genitori. Scuola significa spesa. È brutto da dirsi, ma quando bisogna fare i conti con i libri, il materiale, i grembiulini o gli zainetti è inevitabile mettersi le mani nei capelli. Secondo l’indagine del Centro Studi e Ricerche Sociologiche «Antonella Di Benedetto» di KRLS Network of Business Ethics Center, quest’anno il corredino scolastico sarà all’insegna del riciclo.
Il bambino nell’Era Digitale. Quanto conta Internet nella nostra vita?
Quanto conta internet nella nostra vita? Tantissimo. Non neghiamolo. Ci sono giorni che non mi ricordo neanche più cosa fosse la vita prima che esistesse la Rete. Eppure il web, nonostante sia un mondo interessantissimo e soprattutto un luogo di scambio (mi piace pensarlo così), è ancora – per molti – un terreno sconosciuto e da “temere”. Tante volte ho sentito la frase “E’ colpa del computer” o “E’ colpa di Facebook”. Voi? Sono solo strumenti.
Cambiare città per lavoro con la famiglia: è un problema per i bambini?
C’è chi ha la fortuna di vivere nella stessa casa per tutta la vita e chi invece, nomade nell’anima o per dovere, è costretto a trasferirsi di continuo. Ma quando si hanno figli è possibile condurre questo tipo di vita? Oggi riflettiamo su quelle famiglie obbligate spesso a cambiare città per motivi lavorativi. Il mondo è cambiato e per avere un impiego occorre essere flessibili. Questa parola è assai insidiosa, perché nasconde diverse controindicazioni.
Le nuove linee guida della Sip per l’uso di Internet
Si torna a parlare ancora una volta di Internet e di bambini. Questo weekend è dedicato all’infanzia, come ben sapete, e sono state tanti gli eventi organizzati per tutelare di diritti dei minori e la loro salute. Ho trovato particolarmente interessante gli Stati Generali della Società Italiana di Pediatria (Sip), perché proprio qui gli esperti hanno elaborato un documento, che contiene una proposta, per migliorare la fruizione della Rete anche ai piccoli di casa, tenendo conto che l’età dei bimbi davanti al pc è sempre più bassa.
Gemelli: in classe insieme o separati?
Tra i (tanti) quesiti che le mamme di gemelli si trovano ad affrontare, c’è anche questo: scegliere se mandare i bambini in classe insieme o separati, al momento dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia e poi alla primaria. Poiché abbiamo ancora un po’ di tempo prima che inizino le pre-iscrizioni per il prossimo anno, vi propongo alcune riflessioni che sto facendo personalmente, gironzolando in rete alla ricerca di informazioni che mi orientino in questa scelta.
Scuola a misura di bambino: le indicazioni della Sip
Come promesso, ecco le indicazioni della Società Italiana di Pediatria – SIP, stilate nel documento La Scuola che vogliamo per il protocollo d’intesa con la Regione Abruzzo. Dopo il grave terremoto del 2009 a L’Aquila, l’amministrazione abruzzese è ancora alle prese con la ricostruzione delle strutture scolastiche, questa volta tendo conto delle norme antisismiche e della vivibilità.
Scuole a misura di bambino: protocollo d’intesa tra l’Abruzzo e la Sip
Luce il più possibile naturale, diretta e ben distribuita per evitare non solo disturbi alla vista, ma anche riflessi negativi sul comportamento; sulle pareti colori tenui come salmone, giallo e arancio pallido per aumentare la concentrazione e ridurre l’ansia. E ancora, vernici bio, comfort termico e purezza dell’aria, garantita da impianti di areazione e filtraggio, per prevenire allergie e patologie respiratorie in continuo aumento tra i bambini.
Scuola dell’infanzia: meglio le classi omogenee o quelle eterogenee?
Ormai la scuola dell’infanzia è iniziata da più di un mese, gli inserimenti dovrebbero essere terminati e la classe in cui il nostro bambino è stato inserito ha ormai raggiunto il suo assetto definitivo. Da istituto a istituto però, in virtù dell’autonomia scolastica, la composizione delle classi può seguire due criteri opposti tra loro: le classi possono infatti essere omogenee per fasce d’età (tutti bambini di 3 anni nella prima classe, di 4 nella seconda e di 5 nella terza) oppure eterogenee (bambini di 3, 4 e 5 anni nella stessa classe).
Scuola e degrado: topi in classe a Palermo
Torniamo a parlare di scuola e ancora una volta dobbiamo farlo per denunciare l’ennesimo caso di degrado e di incuria. Succede a Borgo Nuovo, un quartiere di Palermo, dove gli alunni di due scuole pubbliche, la Filippo Raciti e la Borgo nuovo 1, hanno da alcuni giorni dei nuovi compagni di classe: dei topi. A denunciare il fatto, sono state le mamme dei bambini e le maestre che hanno avvistato gli inusuali ospiti aggirarsi per le classi. Escrementi di topi, inoltre sono stati ritrovati negli armadietti utilizzati da alunni ed insegnanti per riporre il materiale didattico impiegati durante le lezioni.
Scuole italiane: un taglio alla sicurezza
In questi giorni, ve ne sarete accorti, non si fa che parlare della manovra economica recentemente varata dal Governo, e di tutte le conseguenze che essa comporterà soprattutto per le tasche degli italiani. Tra le pieghe della nuova legge, si annidano però anche altre questioni che è bene non far passare inosservate, soprattutto quando si tratta di sicurezza. E qui parliamo della sicurezza (anche) dei nostri figli.
A scuola con un anno di anticipo: un’opportunità o un fardello?
Dalla riforma Gelmini in poi, è il quesito che si trovano ad affrontare tutti i genitori di bambini nati nei primi mesi dell’anno (fino al 30 aprile, per la precisione): lo mando alle elementari con un anno di anticipo, o no? Il mio primo figlio è di febbraio, e quindi l’ardua decisione molto presto toccherà anche a noi. Ho pensato di condividere i miei dubbi con voi, e magari portare – e ricevere – qualche spunto di riflessione per ragionare insieme.