Disabilità, troppe barriere e poco sostegno a scuola

Secondo il nono rapporto “Sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici“, presentato qualche giorno fa a Roma da Cittadinanzattiva, le scuole italiane sono ancora ben lungi dall’assicurare ai bambini disabili il diritto allo studio.

L’indagine ha riguardato 88 scuole in 12 regioni italiane ed ha messo in luce una realtà a dir poco sconfortante: tanto per cominciare, infatti, ha rilevato che solo l’11 per cento degli edifici scolastici nel nostro paese dispone di un ingresso privo di barriere architettoniche. Una banalità che invece quasi non esiste.

scuola elementare bambini anticipatari

A scuola con un anno di anticipo: un’opportunità o un fardello?

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Dalla riforma Gelmini in poi, è il quesito che si trovano ad affrontare tutti i genitori di bambini nati nei primi mesi dell’anno (fino al 30 aprile, per la precisione): lo mando alle elementari con un anno di anticipo, o no? Il mio primo figlio è di febbraio, e quindi l’ardua decisione molto presto toccherà anche a noi. Ho pensato di condividere i miei dubbi con voi, e magari portare – e ricevere –  qualche spunto di riflessione per ragionare insieme.

Fuori il corsivo dalle scuole?

Gli studenti tedeschi, quelli del Land di Amburgo più precisamente, non dovranno più imparare il corsivo. A scuola scriveranno solo in stampatello. E d’altra parte perchè sottoporli alla tortura di imparare due grafie quando, alle prese con computer e telefonini, ne useranno solo una?

Questo il pensiero alla base della decisione, definitiva a partire da quest’anno scolastico, delle autorità tedesche; decisione che non manca di far discutere in patria e neppure all’estero. Infatti, a favore dell’iniziativa, che, a mio modestissimo parere, lo dico subito, non sta nè in cielo nè in terra, si è già schierato il pediatra italiano Italo Farnetani:

Le prime free schools inglesi

 

Noi italiani non siamo abituati alle uniformi; nella scuola pubblica non si usano e in quelle private sono molto rare. In Inghilterra, invece, sono diffusi gli istituti in cui i ragazzi sono abituati a doversi vestire tutti nello stesso modo e a seguire programmi standard. Da quest’anno però c’è una novità: le free schools, ovvero libere dalle imposizioni ministeriali.