Un aspetto fondamentale legato all’alimentazione dei neonati che, dato il loro apparato digerente non totalmente sviluppato, i primi mesi della loro vita è praticamente fatta di liquidi tra latte e pappe, riguarda il momento del ruttino. Nel caso in cui non riescano a farlo spontaneamente, infatti, per evitare periocoli di sorta sarà bene stimolarlo per facilitarlo. Cosicchè se il bimbo, a poppata conclusa, spesso e volentieri autonomamente si preoccupa di espellere l’aria ingerita, in caso contrario tale operazione dovrà essere provocata dalla mamma o dal papà.
ruttino
Gli errori che non farei più se avessi un altro figlio
Come madre credo di avere sempre avuto il pregio di riconoscere i miei limiti e anche se il mio cucciolo è ancora molto piccolo posso già dire che ci sono almeno due o tre cose che farei diversamente se diventassi madre un’altra volta. Mi riferisco soprattutto a quei comportamenti che ho messo in atto non perchè influenzata dai consigli delle altre mamme, quanto piuttosto da un certo tipo di “cultura della maternità” che mi deriva dall’ambiente in cui sono cresciuta. Con questo non voglio certo dire che questa cultura fosse sbagliata ma semplicemente che se tornassi indietro forse ci penserei un po’ di più prima di sposarla acriticamente.
Mi spiego meglio: ho trascorso la mia tarda infanzia e la prima adolescenza circondata da bambini e dal momento in cui ho smesso di essere la “piccola” ho cominciato ad assorbire inconsapevolmente tutta una serie di dettami su ciò che una mamma avrebbe dovuto fare e non fare. Primo fra tutti il credo celeberrimo, era tale almeno dalle mie parti, “Non tenere troppo il bambino in braccio perchè se si abitua sei nei guai”; questa convinzione era talmente radicata in me che quando nacque mio figlio mi guardai bene dal tenerlo spesso in braccio limitando questo tipo di contatto al momento del cambio, della poppata e agli episodi di inconsolabile disperazione di lui.
Ruttino e rigurgito
Durante la poppata, che sia al seno o con il biberon, il bambino può ingerire insieme al latte una piccola quantità di aria che finisce per accumularsi nella parte alta dello stomaco. Da qui l’utilità del ruttino che ne permette la fuoriuscita, in genere a fine pasto; non è infrequente però che alcuni neonati lo emettano spontaneamente tra una pausa e l’altra dal biberon o durante il cambiamento di seno.
Se il bambino invece ha bisogno di essere sollecitato per fare il ruttino basterà metterlo in posizione verticale e poggiarlo sulle spalle, quindi massaggiargli la schiena o dargli dei colpetti leggeri con il pamo della mano. In alternativa potete metterlo seduto sulle vostre ginocchia e, reggendolo per le ascelle, inclinarlo leggermente ora da un lato, ora dall’altro.
Sappiate però che non tutti i bambini hanno bisogno di fare il ruttino al termine della poppata, quindi se trascorso un certo tempo (diciamo 5 minuti) questo non arriva non è il caso che inistiate.
A volte però insieme al ruttino arriva il temuto rigurgito (non a caso vi conviene sistemare un fazzoletto di cotone sulla spalla prima di appoggiarvi il bambino). Si tratta della fuoriuscita di una piccola quantità di latte molto frequente nel neonato che in realtà però può avvenire anche a distanza di qualche ora dalla poppata. Di per sè non deve preoccupare, ma vale la pena di adottare qualche accorgimento per prevenirlo: