È successo all’ospedale Martini di Torino: una donna di 37 anni dopo aver preso la pillola Ru486 per l’interruzione della gravidanza è morta. Non si sa ancora quale sia stata la causa esatta del decesso. Lunedì probabilmente si avranno i risultati dell’autopsia che chiariranno se la pillola abortiva ha avuto qualche responsabilità.
RU486
RU486, le vendite della pillola abortiva sono aumentate del 30%
La tanto discussa pillola abortiva Ru486 si sta affermando anche nel mercato italiano, con numeri decisamente in positivo. Nel 2012 sono state vendute quasi 10 mila confezioni (dato che equivale alla distribuzione negli ospedali) contro i 7.400 del 2011, confermando un aumento del 30 percento in soli 12 mesi. Questi dati sono stati forniti da Nordic Pharma, l’azienda che distribuisce il farmaco in Italia dal 1 aprile 2010, all’Adnkronos Salute.
Pillola RU486: il “no” dei leghisti
Abbiamo già avuto modo di affrontare il delicatissimo tema della pillola RU486 ed in questi ultimi giorni il dibattito, almeno in Italia è tornato più vivo che mai. Perchè?
Dal primo di aprile la pillola “della discordia” può essere venduta anche da noi richiesta dalle farmacie ospedaliere; pillola che ricordo essere in commercio già in 30 paesi e da più di 20 anni. Ed è stata autorizzata anche in Italia ed il Consiglio Superiore di Sanità qualche settimana fa ha ricordato che
come unica modalità di erogazione della pillola abortiva RU486 ci sia il ricovero ordinario fino alla verifica dell’espulsione completa» per garantire la tutela psicofisica della donna e il rispetto della legge 194
Boom di richieste per la pillola del giorno dopo nei weekend
Inutile negarlo il numero di giovanissime che pratica sesso senza precauzioni è in costante e preoccupante crescita. Secondo i dati della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), presentati a Milano lo scorso 4 febbraio, il 37% delle giovanissime non utilizza nessuna protezione (17%) o semplicemente il coito interrotto (20%). E se vogliamo c’è un dato ancora più preoccupante: le giovanissime che di domenica e lunedì si recano al Pronto Soccorso per la pillola del giorno dopo sono tantissime. Almeno negli Ospedali di Milano in questi due giorni si assiste ad un boom di richieste per i farmaci progestinici che bloccano eventuali gravidanze.
Pensate che in un anno le richieste nella sola città di Milano per questi farmaci toccano quota mille e una richiesta su due viene da under 18; questo perché l’età in cui avviene il primo rapporto sessuale si sta abbassando sempre di più. Per quanto riguarda la Clinica Mangiagalli di Milano nel corso della settimana la richiesta per la pillola del giorno dopo è di una/due al giorno; la domenica e il lunedì si arriva a cinque/sei.
La nuova pillola efficace fino a 5 giorni dopo dal rapporto a rischio
Secondo i risultati di una ricerca pubblicata all’interno del Journal of Obstetrics and Ginecologics la pillola del giorno dopo di ultima generazione può essere presa addirittura fino a 120 ore dal rapporto a rischio invece delle 72 di quella tradizionale.
Questa nuova pillola risulta quindi essere efficace fino a 5 giorni dopo dal rapporto e sembra non avere effetti collaterali gravi.
La pillola abortiva RU486
In questi mesi nel nostro paese si è parlato spesso della pillola abortiva RU486.
Come funziona
La pillola RU486 contiene mifepristone, cioè un principio attivo in grado di bloccare il progesterone e quindi la gravidanza.
Quali sono gli effetti collaterali
La pillola può provare dolori forti ed in alcuni casi anche sanguinamento.
Sebbene l’AIFA (Agenzia Italina del Farmaco) abbia dato il via alla commercializzazione anche nel nostro paese si teme che l’uso di questa pillola violi il contenuto della legge 194. Per rispettare questa legge la pillola RU486 potrà essere somministrata solamente in ambito ospedaliero e solo fino al 49° giorno della gravidanza (che corrisponde alla settima settimana).