I maschi prematuri più deboli rispetto alle femmine

parto-pretermine-bambini-prematuriUna nuova ricerca mette in evidenza l’incidenza del genere sessuale nella prognosi della nascita prematura. Tra i neonati prematuri, cioè venuti alla luce prima della 37esima settimana di gravidanza – i maschi hanno di solito una prognosi più negativa rispetto alle femmine. Questo a grandi linee è il risultato generale di uno studio condotto da Emma Elsmén Steen medico alla Lund University in Svezia, ricerca che ha esplorato la motivazione per la quale il genere maschile può rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie nei prematuri.

In linea generale una nascita pretermine può comportare diversi tipi di complicazioni a breve e a lungo termine come pressione bassa, emorragie cerebrali, insufficienza polmonare ed handicap neurologici e mentali. Ovviamente i rischi di sviluppare queste complicazioni sono più probabili rispetto alla settimana di prematurità, un neonato venuto alla luce alla 27esima settimana di gravidanza sarà maggiormente portato a sviluppare delle patologie.

La guida della gravidanza: 40esima settimana

40-settimana-gravidanzaLA QUARANTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Sono passate 40 settimane, 280 lunghi giorni in cui hai gioito ma hai anche provato ansia e preoccupazioni. Hai aspettato con frenesia che trascorressero i primi tre mesi e che la gravidanza fosse considerata stabile, hai affrontato l’amniocentesi ed hai aspettato trepidante i risultati, hai provato una felicità immensa quando lo hai sentito muoversi per la prima volta. E’ stata un’esperienza indimenticabile che si chiuderà con il momento del parto e la nascita di tuo figlio, sei pronta per questa fase finale? Hai preparato tutto l’occorrente? Stai ripassando le tecniche di respirazione che hai imparato al corso pre-parto? In questi giorni cerca di riposare il più possibile e di non faticare troppo, dovrai essere nel pieno delle tue energie per affrontare il travaglio.

La guida della gravidanza: 39esima settimana

39-settimana-gravidanzaLA TRENTANOVESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Eccoci qui, ormai sei agli sgoccioli e ogni giorno potrebbe essere quello giusto, sappi che il travaglio può partire improvvisamente quando meno te lo aspetti. Di solito accade quasi sempre di notte quando il fisico si rilassa. Ricorda di mettere nella valigia dell’ospedale tutte le analisi che hai fatto compreso i risultati dei tamponi vaginali e non dimenticare di prendere anche il tuo documento d’identità che ti servirà per registrarti in ospedale.

Nella borsa per l’ospedale metti anche qualcosa di dolce da sgranocchiare, ti servirà per riprendere le energie e soprattutto ricordati un paio di calzini e una maglia molto abbondante, i primi ti serviranno perché durante il parto sentirai molto freddo ai piedi; la maglia la userai per partorire.

La guida della gravidanza: 38esima settimana

38-settimane-gravidanzaLA TRENTOTTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Manca sempre meno tempo e a casa tua c’è un gran fermento, si preparano le grandi manovre per accogliere il tuo piccolo. Hai finito di lavare il corredino, hai preparato la valigia da portare all’ospedale, la carrozzina è stata montata e hai acquistato tutti i prodotti per la pulizia di tuo figlio. In questi giorni che precedono la nascita potresti informarti circa un pediatra da cui portare il tuo piccolo appena nato, è bene farlo visitare almeno dopo una settimana dopo il parto per verificare il suo stato di salute e controllare il moncone ombelicale. Se hai ancora dubbi sul nome da dare a tuo figlio è giunto il momento di prendere una decisione anche perché se non lo registrerai all’anagrafe non potranno dimetterlo dall’ospedale!

La guida della gravidanza: 37esima settimana

37-settimane-gravidanzaLA TRENTASETTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Da questo momento in poi ogni giorno è quello buono perché tuo figlio venga alla luce, perciò fai attenzione ai segnali di un eventuale travaglio e non ti affaticare troppo. Non è facile in questo periodo distinguere le contrazioni preparatorie da quelle definitive, vedrai che spesso di notte ne sentirai molte e frequentemente ti verrà la tentazione di prendere la valigia dell’ospedale e di correre al pronto soccorso. Prima di fare cose avventate se dovessi sentire molte contrazioni, prova a fare un bel bagno caldo, questo se dovessero essere preparatorie le farà passare, mentre se dovessero essere da travaglio le intensificherà.

La guida della gravidanza: 36esima settimana

36-settimana-gravidanzaLA TRENTASEIESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Siamo alla trentaseiesima settimana e ormai il traguardo è davvero vicino, chissà se anche tu come molte altre donne sentirai la mancanza del pancione. Di certo non ti mancheranno le nausee, la stitichezza o il gonfiore alle gambe. Hai ritirato la carrozzina dal negozio? Hai impacchettato i completini che ti hanno detto di portare in ospedale? In questi giorni dovrai essere molto attenta ad organizzare tutto ciò che manca e a ricontrollare se tutto è a posto.

Sai che negli ospedali esiste il Lactarium, una specie di banca del latte materno che raccoglie il latte dalle mamme che ne hanno in abbondanza e lo distribuisce ai bimbi prematuri o comunque a quelli che non possono essere allattati al seno. Informati potresti aderire anche tu a questa bella iniziativa.

La rottura del sacco amniotico

rottura-del-saccoOggi parliamo della rottura del sacco amniotico, quella che per nove mesi è la culla dove si muove, dorme e vive il tuo piccolo. Come capire se il sacco amniotico si è rotto? Questo è uno dei dubbi maggiormente condivisi dalle donne incinte, di solito si avverte una improvvisa fuoriuscita di liquido dalla vagina, la quantità di liquido è molta e puoi capire che non si tratta di urina perché non ha lo stesso odore forte di quest’ultima. La perdita del liquido può essere minima o sembrare un fiume in piena, oppure può verificarsi che tu possa perdere poco liquido per diversi giorni di seguito.

Questo può avvenire perché il feto che ha già impegnato la testa nel canale del parto può aver diviso le acque. Per questo la perdita del liquido può essere anche minima perché la testa del bimbo ostruisce il passaggio al restante liquido amniotico che si trova sopra di lui.