Infertilità secondaria, la difficoltà di avere un secondo figlio

infertilità secondaria

Per alcune donne avere un secondo bambino sembra davvero un problema. Dopo aver riempito il nido una volta, la famiglia proprio non vuole più allargarsi. Come mai? Si chiama infertilità secondaria ed è estremamente comune. Il principale responsabile sembra essere il tempo che passa: l’età della donna può ostacolare l’arrivo di un secondo bimbo, ma anche quella dell’uomo può sfavorire il concepimento.

Celiachia non curata può causare infertilità e gravidanze difficili

Problemi di infertilità, difficoltà a concepire, gravidanze difficili, aborti spontanei e parti pre-termine. Sono queste alcune delle complicazioni a cui va incontro chi soffre di celiachia, l’ intolleranza genetica al glutine. Una celiachia non diagnosticata in tempo o non adeguatamente trattata, infatti, potrebbe rivelarsi un rischio per la fertilità e la gravidanza della donna.

Recenti studi – spiega il dottor Carlo Catassi, professore associato di pediatria all’Università Politecnica delle Marche di Ancona – evidenziano come la malattia celiaca non diagnosticata possa dare luogo ad alterazioni della vita riproduttiva di una donna, non solo in termini di durata (menopausa precoce, menarca ritardato) ma anche di fertilità e di andamento della gravidanza. Alcuni recenti lavori mostrano infatti una correlazione tra celiachia non diagnosticata e aumento degli aborti spontanei. Se tale percentuale in una donna sana si aggira intorno al 10%, in una donna celiaca non diagnosticata e quindi non trattata tale percentuale può raddoppiare. Il dato confortante è però che se la donna celiaca è in dieta gluten free il rischio di aborto torna a essere pari a quello di una donna sana.

Aspirina e paracetamolo in gravidanza: rischio infertilità per il nascituro

Come tutti sanno, durante i nove mesi di gravidanza, la donna dovrebbe evitare di assumere farmaci, facendone uso solo se strettamente necessario e sempre sotto prescrizione medica. Questo perché, assumendo determinati farmaci si corre il rischio di arrecare possibili danni al feto, che assorbe i principi attivi dei medicinali attraverso la placenta. Può succedere, però, che per alleviare determinati disturbi il medico prescriva alla donna in gravidanza dei farmaci da banco, antinfiammatori e antidolorifici, contenenti per lo più paracetamolo e acido acetilsalicilico (aspirina). Pare, però, che anche questi farmaci abbiano degli effetti collaterali dannosi per il feto.

L’allarme arriva da uno studio condotto dal Rigshospitalet di Copenhagen. La ricerca danese, pubblicata  European journal Human Reproduction, evidenzia i rischi di infertilità per il nascituro derivanti da un eccessivo consumo di antidolorifici e antinfiammatori a base di aspirina e paracetamolo.