Una mamma lo sa se il suo bambino non sta bene e ha bisogno di aiuto. Non so se vi è mai capitato di chiedervi: forse sono troppo apprensiva? È abbastanza umano aver paura che il bimbo non stia bene e soprattutto essere consapevoli di non sapere come affrontare un’eventuale crisi. E allora che si fa? Si chiama il pediatra, la guardia medica o si corre al pronto soccorso.
quando chiamare il pediatra
Dal pediatra fino a sette anni, ed è subito polemica
Dal pediatra solo fino a sette anni. Questa la proposta contenuta nella bozza di riordino delle cure primarie elaborata dal ministro della salute Renato Balduzzi e dalla conferenza Stato-Regioni in vista del prossimo Patto per la salute. In altre parole, se fosse accolta, i bambini dovrebbero lasciare le cure del pediatra per essere affidati a quelle del medico di famiglia ancora in tenera età.
Tic nervosi, ne soffre un bambino su cinque
I tic sono dei movimenti che il bambino compie in maniera del tutto involontaria e che gli esperti dividono in semplici e complessi, motori e verbali. I tic motori semplici, per intenderci, consistono in movimenti brevi e sempre uguali del viso o degli arti come strizzare gli occhi, ammiccare, piegare la testa di lato, fare smorfie; i tic verbali semplici consistono nel tossire, sbuffare, raschiare la gola, tirare col naso. Fra i tic vocali complessi rientra invece la ripetizione di parole fuori contesto.
Il pediatra di fiducia, una figura fondamentale per tutta la famiglia
Se il vostro bambino sta per nascere, presto vi ritroverete alle prese con la scelta del pediatra di famiglia. Ogni bambino italiano, dal momento stesso in cui nasce e fino ai sedici anni, ha infatti diritto al “servizio convenzionato di medicina territoriale” affidato a questa figura specializzata nella cura e nella tutela della salute dei più piccoli.
Sarà lui, o lei, ad occuparsi di ogni necessità medica relativa al bambino e a rappresentare il principale riferimento di mamma e papà. La figura del pediatra rivestirà, negli anni a venire, una importanza fondamentale per la famiglia, dal momento che il suo compito non è “semplicemente” quello di occuparsi della diagnosi e della cura delle malattie infantili ma consiste anche nel fare prevenzione e nell’impartire ai genitori l’educazione sanitaria (prevenzione delle malattie, corretta alimentazione, sport).
Il bambino sta male, quando è il caso di chiamare il pediatra?
Prima o poi tutti i bimbi si ammalano; che ci piaccia o no anche il nostro pargoletto finirà per accusare disturbi come tosse, febbre, diarrea e così via. Non sempre però è facile capire se il piccolo sta davvero poco bene, perchè talvolta i bambini manifestano il proprio stato di malessere con comportamenti insoliti come pianto eccessivo, irrequietezza, irritabilità, rifiuto del cibo, sonnolenza. Ma quando è il caso di rivolgersi immediatamente al pediatra? Sicuramente questo va chiamato subito quando il piccolo ha meno di tre mesi, anche se ha solo la febbre, mentre se il bambino è più grandicello è possibile aspettare qualche ora prima di allertare il medico giusto il tempo di osservare se i sintomi persistono.