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Pronto Soccorso, l’insegnamento arriva nelle scuole italiane

L’insegnamento del Primo Soccorso approda in tutte le scuole italiane a partire dal prossimo settembre: dopo una prima fase di sperimentazione nazionale, i risultati sono stati soddisfacenti e continueranno anche nel corso del prossimo anno scolastico, affidati dal Miur al Sis.

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L’introduzione dell’insegnamento del pronto Soccorso a scuola arriva da quanto previsto dalla Buona Scuola e ha per il momento interessato 4500 studenti, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado: per il momento sono stati interessati gli studenti delle scuole di Taranto, Vibo Valentia, Sassari, Salerno, Campobasso, Latina, Pistoia, Perugia, Macerata, Savona, Sondrio, Padova, Trieste.

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Pronto soccorso per i bambini, come agire nei primi 5 minuti

Le mamme, ma anche chi ha a che fare con i bambini, sa bene che piccoli e grandi incidenti (anche domestici) possono capitare in ogni momento: l’importante è sapere agire al meglio e tempestivamente.

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L’importante è agire il più presto possibile prima di portare il bambino al pronto soccorso: intervenire nei primi 5 minuti dall’incidente, che sia un trauma, un’ingestione o una ferita poco importa, può essere fondamentale. 

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Oltre un terzo pronto soccorso non sono a misura di bimbi

Quante volte avete portato il bambino al pronto soccorso? Purtroppo, quando sono piccolini e la febbre sale altissima o si ammalano nel weekend e non c’è un pediatra di riferimento disponibile, i genitori si recano al pronto soccorso. È un atteggiamento assolutamente normale. Non è corretto, questo è vero, ma bisogna anche capire che oggi una mamma o un papà non sanno proprio a chi rivolgersi. Il medico di base del bambino esce rarissimamente. Sul tema c’è una brutta notizia: i famosi ps non sono a prova di bimbo nella maggior parte dei casi.

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Quando portare il bambino al pronto soccorso?

Molti genitori, spaventati da un disturbo del bambino o da un’apparente caduta, corrono al pronto soccorso. Nei primi tre anni di vita, sono numerose le mamme e i papà che affollano queste strutture inutilmente, perché non sanno comportarsi a seguito dell’innalzamento della temperatura corporea. Gli esperti della SIMEUP, Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica, hanno elencato i fattori che giustificano la corsa al PS pediatrico.

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Rivoluzione sanitaria: medici di base 24 ore su 24

Il mal di pancia che non passa, il mal d’orecchio insopportabile, la tosse che debilita e altri disturbi al limite del preoccupante, non saranno più un problema insormontabile solo perchè si verificano nel week end.

Quindi basta con le lunghe attese al pronto soccorso in ospedale di domenica  o sabato notte! La premura e l’apprensione per la salute potranno in futuro essere soddisfatte con una semplice chiamata all’equipe di esperti che affiancherà il medico di famiglia 24 h su 24.

Chiusi reparti ginecologici con meno di 500 nascite l’anno

Reparti ospedalieri chiusi a causa di poche nascite annue: in Sicilia, regione dove questo fatto si verifica molto spesso, sono stati chiusi circa 28 centri di ostetricia e ginecologia.

Secondo i medici del Sigo (Società italiana di Ginecologia ed Ostretricia), infatti, quest’operazione risponde a delle esigenze di sicurezza, perchè non è conveniente per la salute di madre e bambino, partorire in un reparto ospedaliero che, a causa dello scarso numero di nascite, non sia fornito delle attrezzature necessarie ad affrontare qualsiasi inconveniente o imprevisto durante il parto.

Come prevenire gli incidenti domestici e affrontare il pronto soccorso

Non sono le malattie, non sono gli incidenti stradali. La principale causa di morte dei bambini sono gli incidenti domestici. È una cosa incredibile e quando ho letto questa notizia sono rimasta basita. I piccoli trovano i pericoli maggiori proprio tra le mura di casa, quel luogo che dovrebbe proteggerli dal mondo interno e invece nasconde numerose insidie. Secondo l’Istituto superiore della sanità, ogni anno, oltre 3,3 milioni d’incidenti domestici mettono in pericolo la salute di adulti e bambini.

Quando portare il bambino in ospedale

Tutti i genitori sperano sempre che i propri bambini non si facciano mai male e che non abbiano bisogno di cure. Può succedere, però, che a causa di una malattia o di un piccolo incidente, il bambino debba essere portato in ospedale. Anche quando le cause sono banali e per nulla gravi, il ricovero in ospedale rappresenta un momento molto delicato sia per il bambino sia per i genitori. Il bambino, infatti, si sente strano, impaurito e indifeso mentre i genitori sono preoccupati e in apprensione. E’ importante, però, in queste situazioni, mantenere la calma per evitare che il bambino percepisca l’ansia dei genitori e si agiti a sua volta. Bisogna, quindi, aiutare il bambino a stare tranquillo e ad affrontare il ricovero al meglio.

Quando portare il bambino all’ospedale?

In caso d’incidenti o malattie: Può succedere che il bambino si senta male improvvisamente o che si ferisca in seguito ad una caduta o a un piccolo incidente, magari mentre sta giocando e abbia bisogno di adeguate cure mediche.

Bambini e i morsi di animale, cosa fare.

bambino-con-caneAvere un animale in casa rappresenta una grande opportunità di crescita per un bambino, a volte però può accadere che il piccolo sia morso e che ci si trovi davanti ad una situazione in cui non si sa come comportarsi. Quando i bambini sono molto piccoli almeno fino ai 4 anni, questi incidenti avvengono di frequente, anche perché spesso sono i nostri piccoli ad infastidire gli animali, che innervositi reagiscono. A volte in casi estremi come purtroppo leggiamo sui giornali può avvenire che senza particolari motivi il cane aggredisca con ferocia ferendo gravemente il bambino.

Morso di animale: cosa fare?

Quando un bambino viene morso da un cane o altro animale è necessario prima di tutto valutare la gravità della ferita per decidere se sia sufficiente medicarlo a casa o sia necessario portarlo in Pronto Soccorso. Le lesioni possono essere di entità molto variabile: escoriazioni superficiali, abrasioni, lacerazioni, ferite gravi che possono mettere in pericolo la vita stessa del bambino. Le conseguenze dei morsi sono legate all’entità del morso stesso ed al tipo di batteri presenti nel cavo orale dell’animale. Spesso le ferite si infettano per la difficoltà ad essere ben ripulite. I bambini più piccoli, in considerazione della loro minor statura e delle loro minori capacità di difesa, sono quelli a maggior rischio di lesioni più gravi.
Se le ferite sono profonde od estese, dopo essere state ben pulite avranno sicuramente bisogno di punti di sutura.