ADHD, online il nuovo sito per conoscere e curare il disturbo

Il bambino è troppo vivace? Quante volte vi è venuto questo dubbio? Sono tanti i genitori spaventati che l’allegria e l’esuberanza del proprio piccolo possano essere il sintomo di un disturbo, come l’ADHD – Deficit di Attenzione e Iperattività. Allora prima di preoccuparsi troppo, partiamo dal presupposto che l’argento vivo è una caratteristica tipica dei bimbi, soprattutto dei maschietti (ma anche le femminucce non scherzano) e nel dubbio ci si può tranquillamente rivolgere a degli esperti.

Bambini iperattivi, gli psicofarmaci non sono sempre la risposta al problema

Si parla spesso di bambini iperattivi e ogni tanto si confondono l’allegria e l’esuberanza con la malattia. Non vorrei banalizzare la questione, ma questo commento è solo un modo per introdurre un grave problema: la somministrazione di farmaci (e di psicofarmaci) ai piccoli quando non ce n’è veramente bisogno. E soprattutto quando un approccio pedagogico potrebbe dare risultati migliori.

Problemi di condotta e traumi nei bambini

Sono state trovate correlazioni tra i disturbi della personalità legati a comportamenti indifferenti nei bambini e i problemi di socializzazione e di adattamento negli adulti, attraverso uno studio condotto dall’American Academy of Child & Adolescent Psychiatry e dall’American Academy of Child & Adolescent Psychiatry.

Ma cosa intendono gli studiosi con comportamento indifferente? I ricercatori sembrano definirlo semplicemente sulla base degli effetti che provoca nella vita stessa del bambino: la presenza del carattere insensibile-emotivo (così come viene nominato dagli psicologi dell’Academy) è quello che dimostra già dall’infanzia di avere problemi di condotta (per es. iperattività e/o disturbi dell’attenzione) a scuola, nello sport e negli altri ambienti che generalmente frequenta.

Oli essenziali per il bambino

Gli oli essenziali, oltre ad essere molto utili in gravidanza, sono eccellenti per la salute in generale e in particolare per la pelle del vostro bambino. Essi infatti vi possono aiutare a prendersi cura di lui naturalmente e a prevenire i generali problemi e le irritazioni della pelle, come le eruzioni cutanee, dovute allo sfregamento del pannolino o al contatto con la pipì, la sudamina, il freddo, l’uso del ciuccio, l’abitudine di succhiarsi le dita, le punture d’insetto e così via.

Massaggiare il bambino spesso con oli essenziali vi aiuterà non solo con questi problemi pratici, ma in più i loro aromi saranno utili anche a infondergli la calma, migliorare il suo appetito e aiutarlo a dormire.
Gli oli essenziali, se usati regolarmente ogni giorno, aiuteranno quindi il vostro bambino ad essere sano e più sereno.

Bambini plusdotati, piccoli geni incompresi

Sono dei bambini molti speciali, hanno capacità superiori ai loro compagni, spesso però non vengono capiti e di conseguenza non vengono aiutati. Sono i  bambini plusdotati (o gifted) e rappresentano una grande fetta della popolazione studentesca italiana (8-10%). Per loro è nata una rete internazionale che, chiamata Ulisse e presentata in questi giorni all’Università Bocconi di Milano, ha come obiettivo la sensibilizzazione sulle tematiche del talento e della plusdotazione.

Questo argomento non deve interessare solo i genitori, ma anche i medici, gli insegnanti, gli educatori e tutti coloro che in qualche modo fanno parte della vita dei bambini. A questa rete hanno preso parte sei partner internazionali, tra cui l’Università olandese di Nijmegen, l’Università spagnola di Laguna e l’Aistap (Associazione italiana per lo sviluppo del talento e della plusdotazione).

Bambini iperattivi: il registro italiano ADHD

Sono sempre di più i bambini nervosi. Fanno fatica a stare fermi, hanno reazioni aggressive e dormono poco.  Ma come fare a capire se si tratta di un periodo passeggero, magari causato da uno stile di vita poco regolare, o hanno l’ADHD, più nota come sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Non è facile, anche perché spesso vengono etichettati alcuni comportamenti come “malati”, quando non è così. Negli Stati Uniti, alcuni esperti sono convinti che il 20% dei  5 milioni di bimbi con la diagnosi di ADHD sia sano come un pesce. Questo è quanto è emerso da uno studio condotto su 12 mila bimbi americani e analizzato durante la settimana europea dell’ADHD, che si è appena conclusa.

Il bambino troppo vivace

A volte il fatto che il bambino sia molto vivace fa temere ai genitori che sia iperattivo, o meglio che sia affetto dalla   condizione nota come “Disturbo da deficit di attenzione e iperattività”. Tuttavia, molti bambini, anche se sono delle vere e proprie pesti e risultano piuttosto difficili da gestire, presentando allo stesso tempo difficoltà di concentrazione,  non hanno alcun disturbo e necessitano semplicemente di alcuni accorgimenti educativi volti a contenere e indirizzare la loro vivacità.

Per prima cosa, quando il bambino ha un temperamento molto irrequieto può essere d’aiuto mantenere uno stile di vita regolare, caratterizzato da una routine giornaliera che si ripete sempre identica; in questi casi è utile anche dedicarsi esclusivamente al piccolo per qualche ora al giorno e cercare di insegnargli che ci sono momenti in cui non potete fare altrettanto. Evitate, anche se può sembrarvi eccessivo chiedere questo a voi stessi, le situazioni in cui il piccolo si mostra maggiormente agitato (negozi, supermercati, ristoranti) e non abbiate pretese eccessive nei suoi riguardi (pretendere che un bambino tanto vivace si comporti come un soldatino servirà solo ad esasperare la tensione).

Alcol e fumo: nemici della gravidanza

bere in gravidanzaDurante il periodo della gravidanza è fondamentale prendersi cura della propria salute cercando, come abbiamo visto, di controllare l’alimentazione e tenendo sotto controllo cattive abitudini che possono provocare danni al bambino. Queste pessime abitudini sono rappresentate soprattutto dall’alcol e dal fumo.

Gli alcolici rappresentano un vero e proprio veleno per la salute del bambino. Numerose ricerche hanno evidenziato come bere durante la gravidanza possa causare danni anche irreparabili al cervello del nascituro. Sarebbe quindi opportuno ridurre il consumo di vino ed eliminare completamente tutte quelle bevande dal contenuto alcolico particolarmente elevato come aperitivi e whisky.