Bambini senza stimoli e con lacune in matematiche: la fotografia di Save The Children

La scuola italiana fa acqua da tutte le parti. È questo quanto emerge dal rapporto “Illuminiamo il futuro 2030 – Obiettivi per liberare i bambini dalla Povertà Educativa”, realizzato nell’ambito della campagna “Illuminiamo il Futuro” di Save The Children. Va così male? Secondo la famosa associazione i difetti sono numerosi: i ragazzi sono senza stimoli, hanno gravi lacune in matematica e italiano, sono costretti a frequentare scuole spesso inagibili e pericolose.

scuola

 

Fenomenologia del bullismo: molte “bulle” sono bambine

Se il bullismo fosse anche femmina? È così. Il dato emerge da uno studio del portale Skuola.net, che ha raccolto più di 15mila interviste  per la campagna educativa itinerante “Una vita da social” della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Che cosa si è scoperto? Prima cosa un terzo dei ragazzini è vittima di bullismo, la fascia più esposta è l’adolescenza tra i 14 ed i 17 anni, dove i “bullizzati” sono quasi 2 su 5.

bullismo

Bullismo scuola come comportarsi

Bullismo a scuola: come comportarsi

Bullismo scuola come comportarsi

La scuola è iniziata da qualche tempo ormai, l’ansia da primo giorno, sia da parte del bambino che da quella dei genitori, è passata e tutto è pronto per affrontare l’anno scolastico nel migliore dei modi. Ma in questo clima di serenità c’è una preoccupazione, quella relativa al bullismo, che potrebbe turbare mamme e papà. Complici i fatti di cronaca degli ultimi anni, non sarebbe illogico avere qualche dubbio riguardo l’ambiente che i bambini frequentano ogni giorno lontani da casa.

Bambini televisione

Guardare la tv rende i bambini bravi a scuola

Bambini televisione

Sono anni che si demonizza la televisione: è dannosa, rallenta la capacità di apprendimento e di concentrazione, non stimola la fantasia nel bambino e soprattutto è diseducata. Tutto questo è potenzialmente vero, la televisione da sola non può essere la causa di tutti i mali. Quello che è davvero nocivo è l’utilizzo incontrollato dalla tv. Non va bene, per esempio, parcheggiare i bambini davanti alla scatola nera e non verificare che cosa stiano guardando. Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Sociology, ha dimostrato che la tv non riduce le abilità dei piccoli, ma anzi migliora quelle accademiche.

Cinque bambini bocciati in Prima Elementare: scoppia la polemica

Sono tanti i ragazzi e i bambini che attendono i risultati scolastici, anche se qualche piccolino ha già portato a casa la pagella. E’ sempre un momento emozionante e anche complicato, quando le cose non vanno benissimo. Lo sanno bene i genitori di cinque piccolini di sei anni che sono stati bocciati in prima elementare in una scuola di Pontremoli. Ovviamente, sono scoppiate le polemiche, da parte dei genitori ma anche dalla classe politica.

Bambini distratti? Più creativi!

Stamattina mi sono svegliata prima del solito e facendo un giretto sul web a caccia di notizie mi sono imbattutta in un articolo molto interessante del Corsera, firmato dalla nota psicologa dell’Università di Pavia Silvia Vegetti Finzi. Un articolo illuminante che rende giustizia a tutti quei bimbi, anche quelli di una volta, accusati ingiustamente di non essere dei buoni scolari a causa della loro propensione a distrarsi durante le lezioni.

Mamme baby sitter a scuola per accogliere i bambini che arrivano presto, succede a Palermo

Se noi mamme non ci diamo una mano tra noi, mie care, non arriviamo da nessuna parte. Soprattutto se abbiamo un lavoro e viviamo in territori in cui il tempo prolungato a scuola è solo un miraggio e l’accoglienza mattutina ai bambini che sono costretti ad arrivare prima degli altri un sogno ad occhi aperti; a meno di non mandare i nostri figli in una scuola privata, s’intende.

Scuola e degrado: topi in classe a Palermo

 

Torniamo a parlare di scuola e ancora una volta dobbiamo farlo per denunciare l’ennesimo caso di degrado e di incuria. Succede a Borgo Nuovo, un quartiere di Palermo, dove gli alunni di due scuole pubbliche, la Filippo Raciti e la Borgo nuovo 1, hanno da alcuni giorni dei nuovi compagni di classe:  dei topi. A denunciare il fatto, sono state le mamme dei bambini e le maestre che hanno avvistato gli inusuali ospiti aggirarsi per le classi. Escrementi di topi, inoltre sono stati ritrovati negli armadietti utilizzati da alunni ed insegnanti per riporre il materiale didattico impiegati durante le lezioni.

Disabilità, troppe barriere e poco sostegno a scuola

Secondo il nono rapporto “Sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici“, presentato qualche giorno fa a Roma da Cittadinanzattiva, le scuole italiane sono ancora ben lungi dall’assicurare ai bambini disabili il diritto allo studio.

L’indagine ha riguardato 88 scuole in 12 regioni italiane ed ha messo in luce una realtà a dir poco sconfortante: tanto per cominciare, infatti, ha rilevato che solo l’11 per cento degli edifici scolastici nel nostro paese dispone di un ingresso privo di barriere architettoniche. Una banalità che invece quasi non esiste.

Le scuole italiane sono poco aperte agli scambi interculturali

Le scuole italiane sono ancora molto chiuse alle culture straniere e i giovani sono bloccati nelle loro esperienze formative. Secondo l’Osservatorio nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, sono poche le strutture che mettono a disposizione programmi di scambi e sono pochissimi gli studenti interessati a farne. Forse il mondo fa paura, forse c’è solo un po’ di timore a vivere lontano dai genitori o forse sono decisamente troppi gli ostacoli da affrontare.

Bambini più bravi a scuola con il “tutorato fra pari”

 

Tra i banchi di scuola nascono delle vere e proprie amicizie. I più fortunati (ma anche i più bravi) sono in grado di portarsi questi affetti per tutta la vita. I compagni sono una spalla per affrontare le difficoltà scolastiche, sono un buon motivo per staccarsi dai genitori e sono anche la scusa giusta per trovare la propria indipendenza. Ma c’è di più, possono essere anche un sostegno per migliore il rendimento scolastico.

scuola elementare bambini anticipatari

A scuola con un anno di anticipo: un’opportunità o un fardello?

scuola elementare bambini anticipatari

Dalla riforma Gelmini in poi, è il quesito che si trovano ad affrontare tutti i genitori di bambini nati nei primi mesi dell’anno (fino al 30 aprile, per la precisione): lo mando alle elementari con un anno di anticipo, o no? Il mio primo figlio è di febbraio, e quindi l’ardua decisione molto presto toccherà anche a noi. Ho pensato di condividere i miei dubbi con voi, e magari portare – e ricevere –  qualche spunto di riflessione per ragionare insieme.