Annegamento, cosa fare

Tutti i genitori lo sanno: i bambini, soprattutto i più piccoli, sono molto attratti dall’acqua. E questo potrebbe risultare molto pericoloso. Basti pensare, infatti, che un bambino può annegare in soli 5 centimetri di acqua e in pochi secondi (all’incirca 10). Laghi, fiumi, piscine, ma anche la comunissima vasca da bagno o dei banali recipienti possono trasformarsi in pericolosissimi nemici per l’incolumità di vostro figlio.

Quando un bambino si trova in difficoltà e sta rischiando di annegare, non sempre ha la freddezza e la capacità di chiedere aiuto. Per questo la prevenzione rappresenta la migliore arma di difesa in vostro possesso.

La prevenzione degli incidenti ai bambini è un dovere degli adulti

Negli studi che riguardano gli incidenti in età pediatrica emerge quasi sempre la constatazione che la fatalità ha un ruolo molto marginale rispetto alla non previdenza e alla negligenza degli adulti. Gran parte della sicurezza e dell’incolumità dei più piccoli è riposta nella protezione degli adulti che si prendono cura di lui e da come gli viene insegnato a interagire con l’ambiente senza correre pericoli.

Un atteggiamento  noncurante o peggio ancora iper-protettivo non sono da esempio per il bambino che per forza di cosa ha bisogno di toccare, portare alla bocca, sentire tutto quello che ha intorno e di sperimentare l’uso del proprio corpo in relazione allo spazio e all’ambiente in cui vive.