Tra i tanti valori da tenere sotto controllo durante la gravidanza c’è anche quello relativo alla pressione arteriosa. Nonostante molte future madri tendano a mantenere la pressione piuttosto bassa, senza che questo comporti particolari problemi a mamma e bambino, si può verificare l’opposto. In questo caso la situazione dovrebbe essere costantemente monitorata. A questo proposito, tra le diverse conseguenze che la pressione alta durante la gravidanza potrebbe comportare, si aggiunge anche un rischio concreto di poter subire un ictus in futuro, con una percentuale maggiore del 40%.
pressione in gravidanza
Preeclampsia, a causarla sarebbe una battaglia tra utero e placenta
Secondo uno studio condotto presso L’Università di Yale la preeclampsia sarebbe causata da una guerra tra utero e placenta che cercano, l’uno di contenere le dimensioni del bimbo, l’altra di aumentarle. Più precisamente, secondo gli autori, lo sviluppo di questo pericoloso disturbo avrebbe a che vedere con l’azione delle cellule del trofoblasto, tessuto che da origine alla placenta e assolve la funzione di nutrire l’embrione, che hanno il compito di aumentare il flusso di sangue verso la placenta stessa.
In una gravidanza normale però l’organismo materno si opporrebbe a questo flusso per garantire la propria sopravvivenza mettendo in allerta i linfociti, cellule che vanno alla ricerca dei trofoblasti per distruggerli e impedire che concorrano all’aumento delle dimensioni del bambino.
Come cambia la pressione sanguigna in gravidanza
La pressione sanguigna è il rapporto tra la forza con cui il cuore spinge il sangue all’interno dei vasi sanguigni e la resistenza che le pareti dei vasi stessi esercitano sul flusso di sangue. Questo rapporto cambia di continuo a causa della variazione della contrazione cardiaca e della dilatazione di vasi sanguigni ed è per questo che la pressione arteriosa cambia da persona a persona e anche nello stesso individuo nell’arco della giornata, oscillando tra i valori massimi (pressione sistolica fra 90 e 140 mm Hg) e quelli minimi (pressione diastolica fra 50 e 90 mm Hg).
Generalmente, la pressione arteriosa viene mantenuta costante da un sistema di regolazione. Durante la gravidanza, invece, il sistema cardiocircolatorio e l’assetto ormonale subiscono dei cambiamenti che influenzano la pressione, provocandone una lieve diminuzione. In linea di massima l’abbassamento della pressione è minimo e non comporta grossi problemi ma, se la donna soffre già di ipotensione o quando la massima scende sotto i 100/110, possono presentarsi disturbi come vertigini, perdita di equilibrio, nausea, annebbiamento della vista, sudorazione, etc..