Prematuri, un kit senza aghi per gli esami

Un kit senza aghi per eseguire analisi del sangue ed altri esami ai bambini prematuri. E’ questa la novità che arriva dalla Gran Bretagna dove un gruppo di ricercatori ha messo a punto un nuovo kit-test senza aghi per i bambini nati pre-termine. I bambini prematuri, si sa, sono molto delicati, fragili e vulnerabili e per questo devono essere attentamente seguiti e adeguatamente trattati. Ed è proprio in quest’ottica che si inserisce il lavoro degli studiosi britannici.  Nello specifico, l’equipe di ricercatori della Queen University di Belfast, guidata dal professor James McElnay , ha ideato e realizzato una nuova tecnica per il prelievo del sangue senza l’impiego di aghi, in modo da rendere l’esame meno invaso e traumatico per i bambini prematuri.

Il kit senza aghi, presentato dai ricercatori sulla rivista Pediatrics, permette di eseguire test ed analisi sui piccoli pazienti, effettuando una leggera puntura senza ago sul tallone dei bimbi.

Bambini in incubatrice, l’ambiente uovo è meglio

Torniamo a parlare del secondo Convegno Internazionale sulla cura dei neonati prematuri organizzato dalla Fondazione Crescere insieme al Sant’Anna onlus, svoltosi a Torino, dal 10 al 12 marzo scorsi, il quale ha visto riuniti neonatologi provenienti da tutto il mondo alla scopo di consolidare la ricerca in neonatologia attraverso la condivisione di studi e conoscenze.

Tra le novità in fatto di cura dei piccoli nati prematuri, è emerso infatti che il battito cardiaco e la respirazione dei piccoli tenuti in incubatrice migliorano se il loro accudimento avviene in “ambienti uovo”, quanto più possibile simile all’utero materno dove sia anche possibile, per la mamma, accarezzarli e far sentire loro il suono della propria voce piuttosto che il rumore e il fruscio di freddi macchinari.

Prematuri, nuova tecnica di respirazione assistita

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Sono numerose le problematiche a cui vanno incontro i bambini nati prematuramente. Le più gravi riguardano, senza dubbio, lo sviluppo polmonare e la respirazione. La scienza e la tecnologia, anche in questo caso, offrono una soluzione innovativa ed efficace. Si tratta di una sofisticata tecnica di respirazione assistita detta Ventilazione oscillatoria ad alta frequenza che ha dimostrato fin da subito la stessa efficacia della ventilazione tradizionale ma minori complicazioni per il neonato. A dimostrarlo è uno studio internazionale, chiamato Pre-VILI, condotto dal Gruppo Prevention of Ventilatory induced long injury a cui appartiene anche l’Unità operativa di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) del Policlinico Gemelli di Roma.

“420 grammi” la storia del piccolo Federico e dei suoi genitori.

parto-pretermine-bambini-prematuriQuante volte abbiamo parlato di prematuri, di quanto ogni giorno guadagnato prima della nascita possa essere determinante per la loro sopravvivenza, di quanto le cure si stiano perfezionando e perciò stiano garantendo una migliore prospettiva di vita. Ma cosa significa essere genitori di un piccolo prematuro? Cosa comporta a livello psicologico per un genitore dover accudire a distanza un figlio che si trova intubato in una incubatrice e quante complicazioni possono avvenire a mettere in difficoltà una piccola vità già in pericolo?

Due genitori di Milano hanno raccontato la storia del loro piccolissimo Federico in un libro intitolato 420 grammi (Urra edizioni, 15 euro), proprio come il peso del neonato alla nascita, neppure mezzo chilo a 27 settimane di gestazione, una storia di vita che vede protagonista la voglia di vivere di un bimbetto che oggi ha quasi due anni e sembra un piccolo come tanti. Spesso quando si vivono certe esperienze si sente la necessità di raccontare e condividere con gli altri la propria storia, e così hanno fatto Peter Durante ed Elide Esposito.