Avete appena partorito e tra le mille emozioni che vi bombardano ce n’è una che proprio non avreste mai creduto di poter provare? Bene, la nostalgia del pancione è molto più frequente di quanto si possa pensare. Sembra quasi un controsenso ma, nonostante all’inizio della gravidanza ci si senta in qualche modo turbate dai cambiamenti che la gravidanza provoca sul corpo, dopo il parto può avvenire la stessa cosa.
post-partum
Visite dopo la nascita: quando andare a trovare il neonato
Dopo il parto il piccolo nuovo arrivato catalizza tutta l’attenzione su di se. Non si vorrebbe altro che andare subito a vederlo, specie nel caso in cui si sia dei parenti o degli amici stretti. Così facendo, però, si può incorrere nel pericolo di risultare un po’ troppo invadenti, specie nei confronti della nuova famiglia, mamma in primis, reduce non certo da una passeggiata. E allora come comportarsi rispetto le visite al bambino dopo la nascita? Ecco cosa prevede il galateo.
MonnaLisa Touch, trattamento laser per ritrovare la femminilità dopo il parto o in menopausa
MonnaLisa Touch è un nuovo trattamento laser per ritrovare la propria femminilità. In realtà una frase come questa potrebbe banalizzare un po’ il problema. Si tratta di un laser studiato appositamente per sconfiggere l’atrofia vaginale, un disturbo legato al calo di estrogeni e all’invecchiamento dei tessuti, che determina una serie di sintomi quali prurito vulvare, secchezza, bruciore e dolore durante il rapporto sessuale.
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Dopo il parto, soprattutto se avvenuto in età più avanzata, la donna può riscontrare delle problematiche come ad esempio incontinenza urinaria, sindrome del rilassamento vaginale
Le nuove linee guida Oms del post partum per mamma e neonato
Prendersi cura del bebè non è facile, soprattutto quando si torna a casa dall’ospedale. Il parto è un evento traumatico, ci si sente stanche e doloranti, gli ormoni non aiutano ad approcciare la situazione serenamente e poi c’è il piccolino, un universo da scoprire che parla una lingua ancora sconosciuta. È normale quindi aver bisogno d’aiuto, anche per sconfiggere quel senso di inadeguatezza tipico dei primi giorni. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha elaborato delle nuove linee guida per la cura post partum di mamma e bambino.
Pelle secca dopo il parto, come curarla
La pelle di una donna, durante la gravidanza, va incontro a numerose trasformazioni. La pelle, in particolare quella della pancia, tende ad assottigliarsi, ad iperpigmentarsi e, più in generale, grazie all’azione degli ormoni, diventa liscia e luminosa. Dopo il parto, però, la pelle attraversa un periodo difficile e può capitare che diventi secca. La colpa è degli ormoni che, al termine della gravidanza, subiscono delle variazioni che determinano una riduzione dello strato superficiale della pelle e della quantità di collagene della cute, rendendola secca e screpolata.
Contraccezione dopo il parto, quando è il momento giusto per cominciare?
Forse non tutte sanno che l’ovulazione post parto può avvenire già nelle quattro settimane successive alla nascita del bambino, soprattutto in caso di allattamento al seno. Tuttavia, durante questo periodo il rischio di tromboembolismo risulta aumentato, specialmente nelle donne che hanno partorito con il cesareo, fumano, sono affette da obesità o hanno più di 35 anni e il ricorso ai contraccettivi ormonali (pillola, cerotto e anello vaginale) può dunque risultare molto rischioso.
Perchè si riprende a fumare dopo il parto?
Molte donne fumatrici, una volta appreso di essere in dolce attesa, smettono immediatamente con il vizio del fumo. Il fumo di sigaretta, si sa, non fa affatto bene alla salute del bimbo e la ricerca ci mostra ogni giorno una nuova controindicazione a questa sgradevole abitudine in gravidanza.
Capillari, come eliminarli definitivamente dopo il parto
Molte donne, durante i nove mesi di gestazione, notano la comparsa, soprattutto sulle gambe, di antiestetici capillari. La loro presenza è dovuta ad un’insufficienza della microcircolazione accentuata in gravidanza dall’aumento dei livelli ormonali e dal crescente peso del pancione.
Generalmente, la capillaropatia si riesce a tenere a bada facilmente attraverso piccoli accorgimenti, come l’impiego di specifiche creme defatiganti, calze elastiche a compressione graduata e massaggi. Succede, però, che con l’avanzare della gravidanza il problema assuma maggiori proporzioni e la comparsa dei capillari diventi massiccia e dolorosa.
Perineo: l’importanza di preservarlo prima e durante il parto
Il pavimento pelvico, detto anche perineo o diaframma pelvico, è lo strato muscolare che circonda l’uretra, la vagina e l’ano. E’ un muscolo a tre strati, a forma di imbuto, situato nel bacino. Il perineo è indispensabile per tenere nella giusta posizione i muscoli addominali, per sostenere gli organi interni e per controllare la fuoriuscita di urina e feci. Durante la gravidanza, inoltre, il pavimento pelvico contiene il feto e rimane chiuso per permettere la crescita del bambino. Al momento del parto, il perineo si distende per orientare e dirigere la testa del bambino fino ad aprirsi al momento della nascita. E’ opinione diffusa che durante il parto il pavimento pelvico si laceri inevitabilmente, tant’è che in moltissimi ospedali viene praticato un taglio al perineo (episiotomia) che eviterebbe danni peggiori. Quello che molte donne non sanno, spesso a causa di una cattiva informazione, è che è possibile partorire mantenendo il proprio perineo integro e che la causa più comune di lesioni perineali è proprio l’episiotomia.
Post-partum: la ripresa delle mestruazioni
Durante il periodo successivo al parto, il cosiddetto puerperio, la donna attraversa un’importantissima fase in cui tutte le sue funzioni vengono ripristinate e il corpo torna piano piano agli equilibri pre-gravidanza. Nei nove mesi di gestazione, le dimensioni dell’utero nella donna aumentano di circa 50 volte per rientrare nella norma proprio nella fase di ripristino successiva al parto. Questa regolarizzazione è caratterizzata da perdite simili alle mestruazioni e da forti contrazioni uterine (morsi uterini). La comparsa di queste perdite, però, non deve essere confusa con la ripresa delle mestruazioni. Si tratta infatti dei lochi, frammenti di rivestimento uterino e sangue che vengono espulsi dall’utero. La prima vera mestruazione dopo la nascita del bambino, detta capoparto, compare, infatti, nelle donne che non allattano solo dopo circa 40 giorni dal parto.