Infezioni urinarie ricorrenti nel bambino

Le infezioni urinarie basse ricorrenti colpiscono più le femmine che i maschi, almeno in età scolare. Sono piuttosto comuni durante l’infanzia sia tra i neonati che tra i bambini al di sotto dei dieci anni di età e vanno curate tempestivamente ed efficacemente anche nelle forme meno gravi per evitare che i reni del piccolo ne risentano.

Sintomi

I sintomi delle infezioni urinarie basse variano in funzione dell’età del bambino: i più grandi presenteranno disturbi tipici quali dolore, fastidio e/o bruciore nel fare la pipì mentre il neonato può manifestare il proprio disagio con sintomi aspecifici quali irritabilità, inappetenza, urine maleodoranti. Spesso questo tipo di infezione si manifesta con infiammazioni della vagina e stipsi.

Diagnosi

Anche in questo caso, lo abbiamo già visto a proposito delle altre infezioni delle vie urinarie (batteriuria asintomatica, cistite acuta, pielonefrite) la diagnosi può essere posta solo in seguito all’esecuzione di esame delle urine completo e urinocoltura. In alcuni casi, soprattutto quando si tratta di infezioni urinarie alte o quando il bambino è molto piccolo, il pediatra può consigliare ulteriori accertamente quali ecografia renale e cistografia.

Esami delle urine: come fare con i più piccoli

L’esame delle urine, generalmente, viene considerato un test facile e veloce da eseguire: basta raccogliere in appositi contenitori sterili una certa quantità di urina e portarla in laboratorio. Ma una mamma sa bene che non sempre è cosi facile, soprattutto con i più bambini. I più piccoli, infatti, non riescono a fare la pipì in un contenitore e non riescono a dire ancora quando scappa la pipì. Per questi motivi, di fronte alla necessità di effettuare l’esame delle urine ai propri bimbi, molte mamme si fanno prendere dal panico. Ma bisogna rimanere calme perchè, anche se non tutte lo sanno, esiste una soluzione: delle bustine per la raccolta delle urine, diverse per maschietti e femminucce.

La prima cosa da fare, quindi, quando si deve procedere alla raccolta delle urine nei bambini piccoli è comprare in farmacia una bustina adatta al sesso del proprio bambino. Al mattino, al cambio del pannolino, lavarsi accuratamente le mani e procedere, come di consueto, con la pulizia delle parti intime del bimbo.

Perchè non riesco a togliere il pannolino a mio figlio?

Il mio piccolo ometto compirà tre anni fra pochi giorni ed è finalmente arrivato anche per lui (noi) il momento di togliere il pannolino. Sono sempre più numerosi infatti gli amici e i parenti che notando il suo sederino rigonfio mi guardano con aria stupita canzonando, allo stesso tempo e bonariamente, mio figlio: “Ma come! Ancora con il pannolino?”. Non vi nascondo, care amiche, che in queste circostanze il mio imbarazzo è notevole; non che io pensi di essere in ritardo rispetto a questa fondamentale tappa dello sviluppo ma devo ammettere che per me l’attraversarla si sta rivelando più difficile del previsto.

I tentativi che ho condotto finora infatti sono stati a dir poco timidi e con i miei blandi inviti a ricorrere all’uso del water non ho ottenuto altro che pipì e popò sparse per tutta la casa al punto da rimpiangere i giorni in cui il mio ormai vecchio cane era cucciolo. Inoltre non riesco a resistere che poche ore prima di rimettergli il pannolino ricorrendo a mille stupidi pretesti, alcuni dei quali decisamente risibili come il timore che si faccia male al pisellino cadendo (!) o di forzare la mano ignorando le sue esigenze (e se fosse ancora presto per lui?).

Quando il bambino fa tanta pipì

Le neomamme, soprattutto se alle prese con il primo figlio, tendono a preoccuparsi facilmente. Ogni cosa per loro è nuova e, non avendo ancora esperienza, capita che si agitino ad ogni piccolo cambiamento o novità. I neonati vengono osservati e controllati molto attentamente dalle loro mamme che per ogni cosa, anche la più piccola, ritenuta anomala ricorrono al pediatra di fiducia. Una delle cose che le mamme tengono sotto controllo nei propri bambini è la pipì. La pipì, infatti, può dire molto sullo stato di salute del bambino e può rappresentare una spia di disturbi più o meno gravi. Uno dei principali aspetti della pipì che viene preso in considerazione dalle mamme è la quantità. Molte neomamme, infatti, si domandano spesso se il loro bambino faccia troppa pipì o se, al contrario ne faccia poca. Molte mamme rimangono impressionate dall’importante quantità di pipì dei loro bimbi e si stupiscono delle numerose volte che devono cambiare il pannolino zuppo di pipì. Non bisogna, però preoccuparsi. Produrre un’importante quantità di pipì, soprattutto nei neonati è, in linea di massima, una cosa normale.